Trasparenza e Conformita Legale
La Nostra Assistenza Professionale per la Comunicazione del Titolare Effettivo, nuovo adempimento obbligatorio

Un nuovo obbligo normativo è sul radar di tutte le imprese italiane: le società di capitali, gli enti con personalità giuridica e i trust devono comunicare i loro titolari effettivi attraverso una procedura telematica dedicata. Questa comunicazione è resa obbligatoria dal Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy datato 29 settembre 2023.

Ma cosa significa questo per le aziende e come possono agire per ottemperare a questo requisito legale?

Chi è il Titolare Effettivo e Come Comunicare i Dati?
Il titolare effettivo è la persona fisica che possiede o controlla un’entità giuridica o ne risulta beneficiaria. Le imprese dotate di personalità giuridica, come le SRL, le SPA, le società in accomandita per azioni, le cooperative, le fondazioni, le associazioni e i trust, devono procedere con la comunicazione tramite la piattaforma DIRE.
Entro l’11 dicembre 2023 occorre che i soggetti obbligati comunichino al Registro delle Imprese il titolare effettivo, cioè la persona fisica (una o più) che possiede o controlla un’entità giuridica ovvero ne risulta beneficiaria.

Soggetti Obbligati: Cosa Devono Fare?
I dati e le informazioni sulla titolarità effettiva dovranno essere comunicati dai soggetti obbligati già costituiti al 9 ottobre 2023 entro l’11 dicembre 2023.
Mentre le imprese e le persone giuridiche private costituite dopo il 10 ottobre 2023 devono comunicare il titolare effettivo entro 30 giorni dall’iscrizione nei rispettivi registri.
La comunicazione deve essere effettuata anche in caso di variazioni dei dati del titolare effettivo già registrati nel Registro Imprese.

Come Inviare la Comunicazione?
La pratica dovrà essere sottoscritta da un legale rappresentante della società mediante un dispositivo di firma  digitale, e presentata da un intermediario abilitato ai servizi telematici della Camera di Commercio, pertanto è necessario essere in possesso di firma digitale, e di un indirizzo PEC.

Siamo Qui per Aiutarvi!
Siamo qui per supportarvi in ogni passaggio di questo processo. Abbiamo una vasta esperienza nell’aiutare le aziende a conformarsi alle nuove normative, garantendo che ogni procedura sia seguita con precisione e tempestività.

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Supporto alla formazione e al lavoro: quali sono i vantaggi per chi assume i beneficiari

Le imprese private, le agenzie per l’impiego e gli intermediari dell’occupazione che assumono i beneficiari del supporto alla formazione e all’occupazione possono godere di agevolazioni contributive specifiche. Tuttavia, è importante notare che per avere diritto a tali benefici, l’assunzione deve essere a tempo indeterminato, determinato, di apprendistato, tempo determinato o stagionale. Inoltre, l’accesso a tali agevolazioni è subordinato al possesso da parte dei datori di lavoro del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), al rispetto degli obblighi previsti dalla Legge n. 68/1999 e deve essere conforme alle normative europee riguardanti gli “aiuti de minimis”. Ma come variano questi incentivi in base al tipo di contratto agevolato?

A partire dal 1° settembre è entrata in vigore la piattaforma di supporto alla formazione e all’occupazione, come stabilito dall’articolo 12 del Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023, convertito in Legge n. 85/2023). Questa misura mira a facilitare il processo di inserimento nel mondo del lavoro attraverso la partecipazione a programmi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, assistenza al lavoro e politiche attive per l’occupazione.

Dopo la pubblicazione dei due decreti attuativi sulla Gazzetta Ufficiale il 25 agosto, l’INPS ha rilasciato il 29 agosto 2023 la circolare n. 77, fornendo le prime istruzioni operative per i beneficiari in merito alle modalità di accesso a partire dal 1° settembre 2023, come previsto dal D.L. n. 48/2023.

Il Ministero del Lavoro ha comunicato sul suo sito ufficiale che al 15 settembre 2023 sono state ricevute 57.852 domande tramite il nuovo Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).

Ma come funziona concretamente questa misura? La misura prevede il pagamento di un contributo mensile da parte dell’INPS di 350 euro a fronte della partecipazione del beneficiario a programmi di formazione e progetti di interesse collettivo, per l’intera durata dei programmi stessi, e comunque per un massimo di 12 mesi. Per richiedere il beneficio, il beneficiario deve presentare una domanda online all’INPS, e il percorso di attivazione sarà gestito attraverso il SIISL, con invio automatico delle informazioni ai servizi per l’occupazione competenti.

Nella domanda, il richiedente dovrà dichiarare la sua disponibilità immediata al lavoro e autorizzare esplicitamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai Centri per l’Impiego, alle Agenzie per l’impiego e agli enti di formazione.

Inoltre, il richiedente sarà convocato dal servizio per l’occupazione competente per stipulare un patto di servizio personalizzato, nel quale dovrà indicare di aver contattato almeno tre agenzie per l’impiego o intermediari autorizzati come parte del suo percorso di inserimento lavorativo.

È importante notare che i beneficiari di questa misura sono tenuti a rispettare determinati obblighi, come l’adesione ai programmi di formazione e inserimento lavorativo previsti dal patto di servizio personalizzato. Devono anche confermare la loro partecipazione a tali attività almeno ogni 90 giorni ai servizi competenti, altrimenti perderanno il beneficio. Inoltre, devono rispettare gli obblighi di formazione stabiliti dall’articolo 1 comma 316 della Legge n. 197/2022 per i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Infine, i beneficiari devono comunicare qualsiasi cambiamento nelle loro condizioni o requisiti di accesso alla misura e al suo mantenimento entro 15 giorni dalla modifica, altrimenti perderanno il diritto al beneficio.

Ma quali sono gli incentivi per le assunzioni in questo contesto? Il Ministero del Lavoro ha pubblicato una guida sugli incentivi il 12 settembre sul suo sito web, in attesa delle specifiche istruzioni dell’INPS. Questa guida fornisce informazioni sugli incentivi relativi ai beneficiari di questa misura e all’assegno di inclusione.

Il Ministero sottolinea che gli incentivi riguardano datori di lavoro privati, agenzie per l’impiego, intermediari dell’occupazione, anche sotto forma di enti del Terzo Settore o percettori.

Per avere diritto a tali incentivi, l’assunzione del beneficiario deve essere a tempo indeterminato, determinato, di apprendistato, tempo determinato o stagionale, come previsto dalla normativa vigente. La fruizione degli sgravi è subordinata al possesso da parte dei datori di lavoro del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e al rispetto degli obblighi stabiliti dalla Legge n. 68/1999. Inoltre, la fruizione degli incentivi deve essere conforme alle normative europee sugli “aiuti de minimis”.

Le modalità di richiesta di tali incentivi saranno comunicate dall’INPS in apposita nota di prassi.

Per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, l’incentivo consiste in un’esenzione del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con una durata massima di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, e un importo massimo di 8.000 euro, riparametrato su base mensile.

Per le assunzioni a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione, l’incentivo è un’esenzione del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con una durata massima di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, e un importo massimo di 4.000 euro, riparametrato su base mensile.

Per le agenzie per l’impiego, è previsto un incentivo massimo di:

  • 400 euro per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche in apprendistato o a scopo di somministrazione;
  • 200 euro per ogni contratto di lavoro a tempo determinato o stagionale, anche a scopo di somministrazione.

In sintesi, esistono incentivi significativi per le imprese e gli intermediari dell’occupazione che assumono beneficiari del supporto alla formazione e all’occupazione. Questi incentivi variano in base al tipo di contratto e possono contribuire notevolmente a promuovere l’occupazione e l’inclusione sociale dei beneficiari. Tuttavia, è fondamentale rispettare le normative e gli obblighi stabiliti per garantire la fruizione degli incentivi e il buon funzionamento di questa importante misura di sostegno al lavoro.

Per ulteriori dettagli e assistenza lo Studio Pallino rimane a disposizione.

Nuove Linee Guida per il Credito d’Imposta R&S: Registro dei Certificatori e Procedura

Anticipazione delle Linee Guida del Dpcm

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha svelato anticipazioni cruciali riguardo alle nuove linee guida per il riconoscimento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. Questo comunicato presenta le informazioni principali e le novità introdotte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Certificazione Preventiva e Albo dei Certificatori

Una delle innovazioni principali riguarda l’introduzione di una procedura di certificazione preventiva, prevista dal Decreto Semplificazioni, che attesta la qualificazione degli investimenti e delle attività di innovazione tecnologica delle imprese.

Procedura della certificazione

La certificazione può essere richiesta dai soggetti che abbiano effettuato o intendano effettuare investimenti in attività ammissibili ai fini del riconoscimento dei crediti d’imposta purché non siano state già constatate con processo verbale o contestate con atto impositivo.

L’impresa che intende avvalersi della procedura di certificazione deve farne richiesta al Ministero delle Imprese e del made in Italy indicando il soggetto certificatore incaricato per l’esperimento delle attività e la dichiarazione di accettazione dell’incarico

Contenuto delle Certificazioni

Le certificazioni dovranno contenere le caratteristiche di adeguatezza delle capacità dell’impresa e una descrizione analitica dei progetti, oltre alla sottoscrizione ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445:

  1. Le informazioni concernenti le capacità organizzative e le competenze tecniche dell’impresa richiedente la certificazione o dei soggetti esterni a cui la ricerca è stata commissionata, al fine di attestarne l’adeguatezza rispetto all’attività effettuata o programmata;
  2. La descrizione dei progetti o dei sotto progetti realizzati o in corso di realizzazione e delle diverse fasi inerenti agli stessi ovvero, nel caso degli investimenti non ancora effettuati, la descrizione dei progetti o sotto progetti da iniziare;
  3. Le motivazioni tecniche sulla base delle quali viene attestata la sussistenza dei requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta o il riconoscimento della maggiorazione di aliquota;
  4. La dichiarazione, sotto la propria responsabilità, da parte del soggetto certificatore nonché, nel caso delle società e degli enti, anche dei tecnici ed esperti valutatori che sottoscrivono la certificazione di non versare in situazioni di conflitto di interesse, derivanti anche da rapporti di coniugio o parentela entro il quarto grado, e, comunque, di non avere rapporti diretti o indiretti di partecipazione o cointeressenza nell’impresa certificata o comunque altri interessi economici ricollegabili agli investimenti nelle attività oggetto di certificazione o al soggetto che sottoscrive la relazione tecnica asseverata di cui all’articolo 1, comma 206, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;
  5. Tutte le ulteriori informazioni e gli altri elementi descrittivi ritenuti utili dal soggetto certificatore per la completa rappresentazione della fattispecie agevolativa, in funzione delle attività di vigilanza da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy e per l’effettuazione dei controlli dell’Agenzia delle entrate sulla corretta applicazione del credito d’imposta ai sensi del comma 207 dell’articolo 1 della citata legge n. 160 del 2019.

Il Ministero delle Imprese e del made in Italy provvederà, entro il 31 dicembre 2023, all’elaborazione e alla pubblicazione di “Linee Guida” integrative per la corretta applicazione del credito d’imposta e al loro aggiornamento per tener conto dell’evoluzione della prassi interpretativa e delle eventuali modifiche normative sopravvenute.

Per ulteriori dettagli e assistenza lo Studio Pallino rimane a disposizione.

Autofattura: cosa devi sapere e le nuove regole

Autofattura: che cos’è e quali operazioni riguarda. L’obbligo di autofattura elettronica anche per i forfettari per il 2022 con soglia minima e poi per tutti dal 2024

L’autofattura è un tipo di fattura speciale emessa per liquidare l’IVA a debito. Questo documento è simile a una fattura normale ma con alcune differenze chiave. Ad esempio, l’emittente dell’autofattura non è il venditore o il fornitore, ma piuttosto il compratore o il committente che paga l’IVA al posto del venditore. Inoltre, l’autofattura può essere emessa quando cedente e cessionario coincidono in una singola persona o quando si tratta di un’operazione a titolo gratuito.

Le autofatture sono richieste in vari casi, tra cui gli acquisti da produttori agricoli, i compensi agli intermediari per la vendita di documenti di viaggio, e la regolarizzazione dell’omessa o irregolare fatturazione. Inoltre, a partire dal 1° luglio 2022, anche i soggetti forfetari devono emettere autofatture se nel 2021 hanno avuto ricavi superiori a 25.000 euro. Questa regola si applica anche a chi ha aderito al “regime di vantaggio” o ha esercitato l’opzione secondo determinati articoli della legge.

Le autofatture devono essere emesse in formato elettronico tramite il Sistema di Interscambio (SdI), tranne per le operazioni con soggetti extra-UE. Tuttavia, se la controparte non è soggetta all’obbligo della fatturazione elettronica, è necessario consegnarle una copia analogica o informatica del documento.

È essenziale tenere presente queste regole e le nuove voci di dettaglio introdotte per la fattura elettronica dal 2021 per evitare errori nella compilazione delle autofatture.

Per ulteriori informazioni sulle autofatture e su come rispettare gli obblighi fiscali, lo studio rimane a disposizione.

Ricordiamo le principali scadenze di Ottobre 2023:

Lunedì 16 Ottobre
Versamento IVA e ritenute

Mercoledì 25 Ottobre
Mod. INTRA – Settembre e 3° trimestre

Martedì 31 Ottobre
Mod. IVA TR – 3° trimestre
Mod. 770/2023 – anno 2022 + CU 2023 compensi NO 730
Dichiarazione e liquidazione OSS – 3° trimestre

Per qualsiasi domanda il nostro team di esperti è a vostra disposizione.
Non esitate a contattarci per ulteriori dettagli e assistenza personalizzata!

Agevolazioni Fiscali per Dipendenti con Figli nel 2023

Il Decreto Legge 48/2023 ha stabilito una nuova soglia di fringe benefits per i dipendenti con figli, con un massimo di 3.000 euro esenti da imposte. La Circolare n. 23 del 1 agosto emessa dalle Entrate fornisce ulteriori dettagli su questa agevolazione.

In particolare, la Circolare offre chiarimenti ai datori di lavoro sulla nuova disciplina del welfare aziendale. Questa normativa, introdotta dal “Decreto Lavoro” per il 2023, ha innalzato il limite per l’erogazione di beni e servizi esenti da imposte da 258,23 euro a 3.000 euro. Questa agevolazione si applica a ciascun genitore, purché il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi, anche se c’è un solo figlio con un reddito inferiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili).

È importante notare che questa agevolazione è valida solo per il 2023 e si applica anche quando i genitori decidono di assegnare la detrazione per figli a carico al genitore con il reddito più alto tra i due. Inoltre, i dipendenti con figli fiscalmente a carico sono esentati dall’IRPEF e dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività per i benefit fino a 3.000 euro ricevuti dal datore di lavoro, comprese le somme per le utenze domestiche.

Per accedere a questa agevolazione, i lavoratori devono dichiarare al loro datore di lavoro il diritto a beneficiarne, fornendo il codice fiscale dei figli. Non esiste una forma specifica per questa dichiarazione, ma deve essere concordata tra le due parti. È importante comunicare tempestivamente al datore di lavoro se i requisiti per l’agevolazione non sono più soddisfatti, in modo che il beneficio possa essere recuperato nei periodi di paga successivi.

La nuova soglia di 3.000 euro per i fringe benefits è stata confermata dalla conversione in legge del DL 48/2023 ed è applicabile solo ai dipendenti con figli a carico. Si ricorda che questa soglia comprende anche eventuali bonus bollette per le utenze domestiche. La norma prevede un finanziamento di circa 150 milioni di euro per il 2023 e il 2024, ma la relazione illustrativa della legge prevede un aumento delle risorse necessarie a causa dell’esenzione anche contributiva.

Lo Studio Pallino rimane a disposizione per ogni approfondimento di Vostro interesse.

Novità e scadenza per i venditori di gas naturale

Con la recente Determina n. 539209 del 5 settembre, le Dogane hanno introdotto importanti modifiche alle regole riguardanti la comunicazione dei dati relativi al gas naturale trasportato da parte dei distributori. In particolare, la determina ha un impatto significativo sui venditori di gas naturale che forniscono questo prodotto ai consumatori finali, come gli automobilisti.

Secondo le nuove disposizioni, in vigore dal 1° gennaio 2024, i venditori di gas naturale devono comunicare ai distributori il proprio codice accisa in corso di validità, associato all’autorizzazione fiscale alla vendita. Questo cambiamento ha l’obiettivo di identificare il ruolo svolto dagli utenti della distribuzione nella catena del valore del gas naturale destinato agli automobilisti.

È importante notare che, sebbene le nuove regole entrino in vigore nel 2024, i venditori che sono anche utenti della distribuzione devono comunicare il loro codice accisa entro il 31 ottobre 2023, in fase di prima applicazione.

Le comunicazioni relative agli anni 2021, 2022 e 2023 saranno soggette a eventuali rettifiche conformemente alla versione originaria della determinazione dati GN pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Per ulteriori dettagli e assistenza lo Studio Pallino rimane a disposizione.

Comunicazioni e Scadenze per la Rottamazione Quater 2023

Comunicazioni Entro il 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate – Riscossioni completerà l’invio delle comunicazioni  ai contribuenti partecipanti al programma di definizione agevolata Rottamazione Quater 2023 per le cartelle emesse tra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Queste comunicazioni includeranno specifici codici (per segnalare l’ammissione o l’esclusione) che danno conto dell’esito della sanatoria.

Calendario dei Pagamenti Successivamente  per coloro che sono stati ammessi al programma le prime scadenze delle rate dovute saranno tra il 31 ottobre e il 30 novembre. Tuttavia, questa prossimità tra le date di pagamento sta sollevando preoccupazioni tra i contribuenti partecipanti, e sta emergendo la possibilità di un’eventuale proroga che, secondo indiscrezioni potrebbe riguardare anche l’allungamento del periodo di emissione dei relativi ruoli anche oltre  giugno 2022.

Codici di Ammissione o Esclusione Vale la pena esaminare i codici utilizzati dall’Agenzia delle Entrate dalla Rottamazione Quater.

Calendario delle Scadenze Il calendario delle prossime scadenze comprende il pagamento della 1° e della 2° rata, entrambe corrispondenti al 10% dell’importo totale e previste tra il 31 ottobre e il 30 novembre. La vicinanza di queste date di pagamento ha suscitato discussioni tra gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica in merito a una possibile proroga, ma finora non ci sono indicazioni ufficiali da parte del governo.

Per ulteriori dettagli e per ricevere assistenza nella gestione di questo programma, non esitate a contattare il nostro studio.

Scadenza Definizione Controversie Tributarie 2023: Importanti Aggiornamenti

Si avvicina la scadenza per la presentazione delle richieste di definizione delle controversie tributarie relative a singoli atti contestati.

L’istanza di definizione è esente dall’imposta di bollo, il processo di definizione è stato reso più flessibile grazie alle modifiche introdotte.

Il Decreto Bollette (D.L. n. 34/2023) ha apportato significative modifiche a questa procedura. Innanzitutto, ha prorogato il termine per l’adesione dal 30 giugno al 30 settembre 2023. In secondo luogo, ha introdotto l’opzione per la rateazione mensile dei pagamenti, fornendo così maggiore respiro finanziario ai contribuenti.

L’Agenzia delle Entrate ha emanato  il provvedimento n. 250755/2023 del 5 luglio 2023, onde  aggiornare  il modello di domanda e le relative istruzioni per tenere conto dei suddetti mutamenti legislativi. La piattaforma per la trasmissione telematica delle domande è stata anch’essa aggiornata per riflettere queste novità.

Secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023, è possibile definire le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria, in cui è coinvolta l’Agenzia delle Entrate, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio.

Il nuovo modello di domanda deve essere utilizzato dai soggetti che hanno presentato l’atto introduttivo del giudizio in primo grado (o da chi ne è subentrato o ha la legittimazione) che desiderano definire le controversie tributarie in cui è coinvolta l’Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal grado di giudizio, compreso quello in Cassazione.

Le novità introdotte dal decreto Bollette riguardano anche i termini di pagamento. L’importo netto dovuto o la prima rata devono essere versati entro il 30 settembre 2023. Se l’importo supera i 1.000 euro, è possibile optare per il pagamento rateale. Il pagamento può avvenire in un massimo di 20 rate trimestrali o in un massimo di 54 rate mensili a decorrere dal mese di gennaio 2024.

Per ulteriori dettagli sulla compilazione del modulo e per ottenere assistenza nella procedura, non esitate a contattare il nostro studio.

Ricordiamo le principali scadenze di Settembre 2023:


15 Settembre

Termine ultimo presentazione Modello 730
 18 Settembre
Versamento IVA e Ritenute di Agosto
25 Settembre
Mod. INTRA – Agosto
 30 Settembre
ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI – Perfezionamento e versamento imposta sostitutiva
 30 Settembre
Definizione agevolata liti pendenti in commissione tributaria
30 Settembre

BONUS ALLUVIONE AUTONOMI – Invio domanda indennità una tantum

Per qualsiasi domanda il nostro team di esperti è a vostra disposizione.
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