Il regime di adempimento collaborativo è uno strumento introdotto per promuovere la cooperazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate, garantendo maggiore trasparenza e una gestione più efficiente degli obblighi fiscali. Con il Provvedimento n. 450193 del 17 dicembre, l’Agenzia delle Entrate ha approvato un nuovo modello per l’adesione al regime, accompagnato da istruzioni dettagliate per la compilazione.
L’adempimento collaborativo, istituito dal Decreto Legislativo 5 agosto 2015, n. 128, si rivolge ai grandi contribuenti con l’obiettivo di migliorare la compliance fiscale attraverso un dialogo costante con l’amministrazione tributaria. Questo approccio mira a ridurre il contenzioso e a incentivare comportamenti trasparenti.
Il Provvedimento del 17 Dicembre
Il Provvedimento n. 450193 del 17 dicembre rappresenta un aggiornamento significativo nel percorso normativo relativo all’adempimento collaborativo. Le modifiche sono state introdotte per adeguare il regime alle disposizioni più recenti, in particolare il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 dicembre 2024. Il nuovo modello approvato mira a rendere più semplice e chiaro il processo di adesione.
Il nuovo modello sostituisce i precedenti approvati con i Provvedimenti n. 54237 e n. 54749 del 14 aprile 2016, nonché il Provvedimento n. 153271 del 4 maggio 2022. La necessità di aggiornare il modello deriva dalle modifiche normative e dalla volontà di ampliare la platea dei soggetti ammessi al regime.
La presentazione del modello deve avvenire esclusivamente in via telematica. Per i contribuenti residenti è previsto l’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC) indicata nelle istruzioni. Per i soggetti non residenti che non dispongono di una PEC, è possibile inviare la domanda tramite e-mail ordinaria. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto un indirizzo dedicato dell’Ufficio Adempimento Collaborativo della Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale.
Novità Normative: Estensione dei Soggetti Ammessi
Il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 221, e il Decreto del MEF del 6 dicembre 2024 hanno introdotto importanti novità in merito ai requisiti per l’adesione. Tra le modifiche principali, vi è l’estensione del regime a contribuenti con volumi di affari o ricavi inferiori rispetto al passato, secondo le seguenti soglie:
- Dal 2024: non inferiori a 750 milioni di euro.
- Dal 2026: non inferiori a 500 milioni di euro.
- Dal 2028: non inferiori a 100 milioni di euro.
Queste modifiche rendono il regime accessibile a una platea più ampia di contribuenti, incrementando la possibilità di dialogo con l’amministrazione finanziaria.
Un’altra novità di rilievo riguarda l’estensione del regime ai gruppi di imprese. Secondo l’articolo 2359 del Codice Civile, sono definiti gruppi gli insiemi di società, imprese ed enti soggetti a controllo comune. L’adesione è possibile se almeno uno dei soggetti del gruppo possiede i requisiti dimensionali richiesti e il gruppo adotta un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale. Tale sistema deve essere certificato secondo le disposizioni normative vigenti.
Il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 221, ha introdotto i commi 1-bis, 1-ter e 1-quater all’articolo 4, specificando che il sistema di gestione del rischio fiscale deve rispettare i seguenti requisiti:
- Essere conforme ai principi contabili.
- Essere certificato da professionisti indipendenti iscritti all’albo degli avvocati o dei dottori commercialisti.
- Questa certificazione è un elemento fondamentale per garantire l’affidabilità e la trasparenza del sistema adottato.
La certificazione del sistema di controllo è cruciale per accedere al regime di adempimento collaborativo. Essa attesta che il sistema di gestione del rischio fiscale è conforme alle normative vigenti e ai principi contabili internazionali. La verifica deve essere condotta da professionisti qualificati, garantendo un controllo rigoroso e indipendente.
L’introduzione del nuovo modello comporta diversi impatti per le aziende. Da un lato, aderire al regime consente di ottenere una gestione più efficiente degli obblighi fiscali e una riduzione dei rischi di contenzioso. Dall’altro, richiede l’implementazione di sistemi di controllo e gestione più complessi e il supporto di professionisti qualificati.
Le nuove regole sono entrate in vigore con la pubblicazione del Provvedimento il 17 dicembre. È essenziale rispettare le scadenze stabilite per l’invio delle domande e adeguarsi tempestivamente ai nuovi requisiti. Le date chiave per l’adesione al regime saranno progressivamente aggiornate per includere le soglie di accesso ridotte previste per il 2026 e il 2028.
Per meglio comprendere il nuovo modello e le nuove normative, per chiarimenti ed assistenza personalizzata, il nostro Studio è vostra disposizione.
FAQ
Cos’è l’adempimento collaborativo e a chi si rivolge?
È un regime che favorisce la cooperazione tra l’Agenzia delle Entrate e i grandi contribuenti, con lo scopo di migliorare la compliance fiscale.
Quali sono le principali modifiche introdotte dal modello del 17 dicembre?
Le modifiche includono l’estensione del regime a nuovi contribuenti con soglie di ricavi ridotte e l’inclusione di gruppi di imprese.
Come si presenta la domanda di adesione al regime?
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica tramite PEC o e-mail ordinaria, seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Quali sono i benefici per le aziende che aderiscono al regime?
Le aziende possono beneficiare di una gestione più efficiente degli obblighi fiscali e di una riduzione del contenzioso.
Quali sono le scadenze principali per l’adesione al nuovo modello?
Le date chiave includono il 2024, 2026 e 2028, con progressiva riduzione delle soglie di accesso al regime.