Di fronte a un clima sempre più instabile, con temperature che superano frequentemente i 40 gradi, le istituzioni regionali hanno adottato una serie di ordinanze a tutela della sicurezza sul lavoro, specialmente nei settori più esposti al rischio di stress termico e colpi di calore.

Il contesto climatico, influenzato dai cambiamenti climatici, ha accelerato l’adozione di misure preventive rigorose per limitare le attività durante le ore più calde della giornata. Diverse Regioni, tra cui Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo e Basilicata, hanno formalmente introdotto il divieto di lavoro all’aperto dalle ore 12:30 alle 16:00, nei giorni in cui il sistema Worklimate dell’INAIL segnala un livello di rischio “alto”.

Nel Lazio, ad esempio, l’ordinanza firmata dal presidente della Regione prevede il blocco delle attività esterne tra le 12:30 e le 16:00 fino al 31 agosto 2025, qualora venga confermato il rischio termico elevato. Misura simile è stata adottata anche in Toscana, dove il presidente Eugenio Giani ha sottolineato la gravità del fenomeno e la necessità di tutelare i lavoratori nei settori agricolo, florovivaistico e dell’edilizia.

La sicurezza sul lavoro è diventata così una priorità assoluta, e l’attivazione delle ordinanze si estende anche ad altri comparti come la logistica e le cave, laddove le attività si svolgano sotto il sole cocente. L’Emilia-Romagna ha incluso nel provvedimento anche i piazzali della logistica, riconoscendo l’intensità fisica e l’esposizione al caldo come elementi di rischio significativi.

Oltre alle sospensioni obbligatorie, le regioni come il Veneto hanno scelto una linea più soft, raccomandando piuttosto che imponendo, soluzioni come la rotazione del personale, la riduzione dei tempi di esposizione e l’adozione di misure organizzative flessibili. Questo approccio mira comunque a garantire il diritto alla salute anche nei casi in cui l’interruzione totale dell’attività non sia possibile.

Le misure straordinarie sono state attivate anche nel Sud Italia: la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia hanno approvato ordinanze simili che impongono lo stop ai lavori all’aperto durante le ore centrali della giornata. Un elemento comune a tutte le normative è il riferimento alla mappa termica pubblicata dal portale Worklimate, sviluppato dall’INAIL in collaborazione con il CNR. Questo strumento consente di monitorare in tempo reale il rischio di esposizione occupazionale al caldo, diventando un punto di riferimento per datori di lavoro e istituzioni.

Le ordinanze, seppur differenti nei dettagli operativi, convergono su un principio comune: la prevenzione. Il caldo viene considerato un fattore di rischio professionale con effetti anche gravi sulla salute, come evidenziato dai casi di malore registrati negli ultimi anni tra operai agricoli e manovali.

A livello normativo, le imprese interessate possono fare ricorso a strumenti come la cassa integrazione con causale EONE (eventi meteo non evitabili) o la CISOA per il settore agricolo, nei giorni in cui è attiva la sospensione. Questo consente di tutelare sia i lavoratori che il tessuto produttivo, limitando l’impatto economico delle interruzioni.

Le ordinanze anti-caldo adottate nel 2025 si inseriscono in un quadro normativo sempre più attento alla gestione dei rischi climatici nel mondo del lavoro. Le misure variano da regione a regione ma seguono linee guida condivise e coordinate, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al calore e garantire condizioni di lavoro sicure anche durante i picchi di calore estivo.

Ordinanze Regionali Anti-Caldo 2025

Regione Periodo Validità Orario di Sospensione Settori Coinvolti Condizioni di Attivazione Eccezioni / Note
Lombardia 2 luglio – 15 settembre 2025 12:30 – 16:00 Edilizia, cave, agricoltura, florovivaismo Solo nei giorni con livello di rischio “alto” secondo Worklimate Escluse attività urgenti, pubblica utilità, protezione civile
Lazio Fino al 31 agosto 2025 12:30 – 16:00 Tutte le attività all’aperto Rischio “Alto” su Worklimate Valida su tutto il territorio regionale
Emilia-Romagna Fino al 15 settembre 2025 12:30 – 16:00 Cantieri edili, agricoltura, florovivaismo, logistica In caso di caldo estremo o anomalo Ordinanza regionale specifica
Abruzzo Fino al 31 agosto 2025 12:30 – 16:00 Agricoltura, florovivaismo, edilizia e affini Lavori con esposizione prolungata al sole Escluse attività di pubblica utilità
Veneto Raccomandazione in vigore Sconsigliato nelle ore calde Tutti i lavori all’aperto Suggerimento generale per i datori di lavoro Raccomandazioni su turni, pause, rotazioni
Basilicata Fino al 31 agosto 2025 12:30 – 16:00 Lavoro agricolo Rischio “Alto” su Worklimate Ordinanza valida nei giorni con rischio elevato
Toscana Fino al 31 agosto 2025 12:30 – 16:00 Attività fisica intensa con esposizione prolungata al sole Livello di rischio alto su Worklimate Ordinanza firmata da Eugenio Giani
Calabria Dal 10 giugno 2025 Non specificato Tutte le attività all’aperto Ordinanza già attiva su tutto il territorio Tra le prime ad attivarsi
Umbria Da metà giugno 2025 Non specificato Tutti i lavori esposti Ordinanza anticipata rispetto agli anni precedenti Prima volta con attivazione così tempestiva

 

 

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