La recente approvazione del Decreto Milleproroghe 2025 segna un’importante svolta per chi, pur avendo aderito alla rottamazione quater, è decaduto dal beneficio a causa del mancato pagamento delle rate previste entro il 31 dicembre 2024. Grazie a un emendamento inserito nel decreto, questi contribuenti potranno richiedere una nuova ammissione alla definizione agevolata, ma per farlo dovranno presentare una domanda entro la scadenza tassativa del 30 aprile 2025.
Questa misura si configura come una seconda opportunità per quei contribuenti che, per diverse ragioni, non sono riusciti a rispettare gli impegni di pagamento. L’agevolazione permetterà loro di evitare il ripristino delle normali sanzioni e degli interessi di mora, offrendo la possibilità di sanare la propria posizione fiscale senza subire l’aggravio di ulteriori costi. Tuttavia, per accedere a questa possibilità, sarà fondamentale comprendere i dettagli normativi e le modalità operative previste dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
L’inserimento dell’articolo 3-bis all’interno del Decreto Milleproroghe 2025 ha creato le basi giuridiche per la riapertura della rottamazione quater, una misura che, sin dalla sua introduzione, ha rappresentato un’opportunità di regolarizzazione per migliaia di contribuenti italiani. Tuttavia, in molti casi, gli stessi soggetti che avevano aderito inizialmente si sono trovati in difficoltà nel rispettare le scadenze stabilite.
Per comprendere l’importanza di questa riapertura, è necessario ripercorrere brevemente la storia della rottamazione quater. Si tratta di un meccanismo che consente di saldare i debiti fiscali e contributivi eliminando sanzioni e interessi di mora, con la possibilità di effettuare il pagamento in forma rateizzata. Tuttavia, la rigidità delle scadenze ha portato numerosi contribuenti a decadere dal beneficio, ritrovandosi nuovamente esposti alle tradizionali misure di riscossione, che prevedono l’applicazione di sanzioni e interessi elevati.
La decisione di riaprire i termini per i decaduti si inserisce in un quadro più ampio di interventi volti a garantire maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà, riconoscendo il peso che la crisi economica e gli eventi straordinari degli ultimi anni hanno avuto sulla capacità di far fronte agli impegni fiscali.
Chi Potrà Beneficiare della Riapertura
La nuova finestra di adesione alla rottamazione quater si rivolge esclusivamente a quei contribuenti che, pur avendo inizialmente aderito alla definizione agevolata, sono decaduti a seguito del mancato, tardivo o insufficiente versamento delle rate entro la scadenza del 31 dicembre 2024. Questo significa che non sarà possibile usufruire di questa possibilità per chi non aveva mai fatto richiesta di adesione in precedenza o per chi ha accumulato nuovi debiti non compresi nella precedente rottamazione.
La norma si pone come obiettivo principale quello di offrire un’ultima chance a chi, per motivi economici o contingenti, ha perso il diritto alla definizione agevolata, consentendo loro di riprendere il percorso interrotto senza perdere i benefici previsti dalla misura originaria.
Va sottolineato, tuttavia, che questa non è una riapertura generalizzata della rottamazione quater, ma una misura mirata esclusivamente ai soggetti decaduti, i quali dovranno ripresentare una domanda per essere riammessi.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà un ruolo centrale nella gestione di questa riapertura. Entro venti giorni dalla pubblicazione definitiva della legge, l’ente metterà a disposizione dei contribuenti la modulistica necessaria per presentare la domanda di riammissione.
Per completare correttamente la procedura, il contribuente dovrà indicare i propri dati anagrafici, specificare quali cartelle esattoriali rientrano nella richiesta e scegliere la modalità di pagamento preferita, che potrà essere in un’unica soluzione o tramite un piano rateale.
L’invio della domanda dovrà avvenire entro e non oltre il 30 aprile 2025, e solo dopo la sua accettazione verrà comunicato il nuovo piano di pagamento, che prevederà una prima scadenza fissata al 31 luglio 2025.
Coloro che verranno riammessi dovranno attenersi a un nuovo calendario di pagamenti, che prevede una prima scadenza al 31 luglio 2025, data entro la quale sarà possibile versare l’intero importo in un’unica soluzione o avviare un pagamento rateale.
Per chi sceglierà la rateizzazione, il piano si articolerà su un massimo di dieci rate, distribuite tra il 2025 e il 2027. La seconda rata sarà dovuta entro il 30 novembre 2025, mentre per gli anni successivi sono previste quattro scadenze annuali: il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.
Un elemento importante da considerare è l’applicazione di un tasso di interesse del 2% annuo, calcolato a partire dal 1° novembre 2023, che andrà ad aggiungersi agli importi rateizzati.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione fornirà ai contribuenti riammessi tutti i dettagli relativi agli importi esatti e alle singole scadenze, con una comunicazione ufficiale che verrà trasmessa entro il 30 giugno 2025.
Cosa Succede in Caso di Mancato Pagamento
Non rispettare il nuovo piano di pagamenti comporterà la perdita definitiva del beneficio della rottamazione quater. In caso di ulteriori ritardi o omissioni nei versamenti, il contribuente tornerà automaticamente al regime ordinario di riscossione, con l’applicazione di sanzioni e interessi di mora senza possibilità di ulteriori riaperture o proroghe.
Chi invece aveva già rispettato tutte le scadenze precedenti, dovrà comunque completare il pagamento delle rate rimanenti, con una scadenza fondamentale fissata al 28 febbraio 2025 per il versamento della settima rata prevista per i contribuenti già in regola.
Per una consulenza personalizzata sulla riapertura della rottamazione quater e su altre questioni fiscali, il team di esperti dello Studio Pallino è a vostra disposizione.
FAQ
- Chi può accedere alla riapertura della rottamazione quater?
La riapertura è riservata esclusivamente ai contribuenti che avevano aderito alla rottamazione quater originaria, ma che sono decaduti a causa del mancato pagamento di una o più rate entro il 31 dicembre 2024.
- Qual è la scadenza per presentare la domanda?
Il termine ultimo per presentare la richiesta di riammissione è fissato al 30 aprile 2025. Oltre questa data non sarà più possibile aderire alla definizione agevolata.
- Come si presenta la domanda di riammissione?
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione pubblicherà entro 20 giorni dall’approvazione definitiva della legge la modulistica necessaria per l’invio della richiesta. Il contribuente dovrà compilare il modulo con i propri dati, indicare le cartelle per cui richiede la riammissione e scegliere la modalità di pagamento.
- È possibile pagare in un’unica soluzione?
Sì, chi lo desidera potrà versare l’intero importo dovuto entro la prima scadenza fissata al 31 luglio 2025.
- È prevista la possibilità di rateizzazione?
Sì, il piano di pagamento prevede un massimo di 10 rate, con la prima da versare entro il 31 luglio 2025 e la seconda entro il 30 novembre 2025. Dal 2026 al 2027 sono previste quattro rate annuali con scadenza il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
- Ci sono interessi da pagare sulle somme rateizzate?
Sì, sulle somme rateizzate si applica un interesse del 2% annuo, calcolato a partire dal 1° novembre 2023.
- Cosa succede se non si rispettano le scadenze di pagamento?
Il contribuente che non versa le rate secondo il nuovo piano di pagamento decadrà definitivamente dalla definizione agevolata e tornerà al regime ordinario di riscossione, con il ripristino di sanzioni e interessi ordinari.
- Chi ha già pagato regolarmente le rate precedenti deve fare qualcosa?
No, per chi è in regola con i versamenti non è necessario presentare alcuna domanda. Tuttavia, per chi ha scelto il pagamento rateale, rimane invariata la scadenza del 28 febbraio 2025 per il versamento della settima rata.
- Quando saranno comunicati gli importi esatti da versare?
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà ai contribuenti ammessi alla riapertura entro il 30 giugno 2025 gli importi esatti delle somme dovute e delle singole rate.
Scadenze Principali per la Rottamazione Quater 2025
Evento | Data |
Pubblicazione modulistica AdER | Entro 20 giorni dall’approvazione della legge |
Scadenza presentazione domanda | 30 aprile 2025 |
Comunicazione importi da versare | 30 giugno 2025 |
Scadenza prima rata o saldo unico | 31 luglio 2025 |
Scadenza seconda rata | 30 novembre 2025 |
Rate annuali successive | 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre (dal 2026 al 2027) |
Piano di Pagamento Rateizzato
Anno | Scadenze di Pagamento | Note |
2025 | 31 luglio, 30 novembre | Prima e seconda rata |
2026 | 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre | Quattro rate annuali |
2027 | 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre | Ultime quattro rate |
Confronto tra Rottamazione e Regime Ordinario
Parametro | Rottamazione Quater | Regime Ordinario |
Applicazione sanzioni e interessi | No (sanzioni e interessi di mora eliminati) | Sì (applicati su ogni cartella esattoriale) |
Possibilità di rateizzazione | Sì, fino a 10 rate | Sì, ma con tassi più alti |
Scadenza per la domanda | 30 aprile 2025 | Non applicabile |
Tasso di interesse su rate | 2% annuo (dal 1° novembre 2023) | Variabile, generalmente superiore |
Conseguenze mancato pagamento | Decadenza definitiva e ritorno al regime ordinario | Riscossione forzata e pignoramenti |