La comunicazione alle casse di previdenza professionali rappresenta un adempimento obbligatorio per gli esercenti arti e professioni iscritti negli Albi o Collegi professionali. Questo obbligo di dichiarazione del reddito professionale e del volume d’affari è disciplinato dai regolamenti specifici di ciascuna cassa previdenziale professionale. Le modalità operative, tuttavia, variano considerevolmente da una categoria all’altra, rendendo fondamentale una corretta informazione per evitare errori nelle procedure di calcolo e versamento.

Gli iscritti alle varie casse devono infatti rispettare modalità ben definite per quanto riguarda la tipologia e l’entità della contribuzione. In generale, sono previste tre categorie di contributi: integrativo, soggettivo e maternità, anche se alcune professioni, come medici, odontoiatri e notai, seguono modalità diverse rispetto a questa tripartizione.

Per ciò che riguarda il contributo integrativo, la maggior parte delle casse previdenziali impone ai professionisti di applicare una percentuale sul volume d’affari IVA, che può essere del 2%, 4% o 5%. Tale contributo viene poi addebitato direttamente al cliente e chiaramente evidenziato nella fattura elettronica attraverso il tag denominato “DatiCassaPrevidenziale”. Tale tag identifica chiaramente il tipo di cassa previdenziale, l’aliquota applicata e l’importo del contributo stesso. Ad esempio, per i dottori commercialisti iscritti alla cassa identificata dal codice TC02, l’aliquota del contributo integrativo è del 4%.

Il contributo soggettivo, invece, viene calcolato sulla base del reddito professionale del professionista. Molte casse stabiliscono un contributo minimo obbligatorio fino ad una certa soglia di reddito, e un massimale oltre il quale non sono più dovuti ulteriori versamenti. In aggiunta, alcune casse permettono anche il versamento di contributi maggiorati per aumentare la futura pensione. Sono previste, inoltre, alcune forme di agevolazione, come esenzioni o riduzioni di aliquota per i nuovi iscritti o per situazioni particolari.

Un dettaglio importante riguarda il trattamento del bollo in fattura. Secondo una recente interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, confermata anche dalla Cassa Forense con delibera del 13 aprile 2024, l’importo del bollo addebitato in fattura costituisce compenso e concorre quindi alla base imponibile per il calcolo dei contributi.

La dichiarazione del reddito professionale e del volume d’affari rappresenta un passaggio molto importante. Questa operazione avviene tramite compilazione e trasmissione telematica di modelli specifici, disponibili nell’area riservata dei siti delle varie casse. Nel compilare il modello, il professionista deve fornire informazioni anagrafiche, il volume d’affari al netto del contributo integrativo e il reddito professionale prodotto sia in forma individuale, sia in forma associata o derivante da partecipazioni.

Ogni cassa professionale prevede scadenze precise per la trasmissione dei modelli e per il pagamento dei contributi. Ad esempio, gli avvocati iscritti alla Cassa Forense (codice TC01) hanno la scadenza del modello il 30 settembre con versamento in due rate entro il 30 settembre e il 31 dicembre. I dottori commercialisti (TC02) devono presentare la documentazione entro il 1° dicembre e versare entro il 22 dicembre, eventualmente in forma rateizzata. Analogamente, ciascuna categoria professionale ha modalità specifiche relative a scadenze, aliquote contributive e massimali.

È necessario sottolineare che le modalità di calcolo e le scadenze possono variare significativamente in base alla professione. A titolo di esempio, per i geometri (TC03) il contributo soggettivo ammonta al 18% fino a un volume d’affari di 182.100 euro, oltre il quale scende al 3,5%. I veterinari (TC11) versano invece il contributo integrativo più basso, pari al 2%, mentre i periti industriali (TC17) versano il contributo integrativo più elevato, al 5%.

È infine importante ricordare che per alcune categorie specifiche di professionisti, come notai, farmacisti, biologi e iscritti a casse pluricategoriali (chimici, fisici, agronomi e forestali, geologi), la disciplina previdenziale può discostarsi ulteriormente da quella descritta.

Per maggiori chiarimenti il nostro team di esperti è a vostra disposizione.

FAQ

Che cos’è il contributo integrativo?
Il contributo integrativo è una percentuale applicata sul volume d’affari IVA del professionista, addebitata al cliente e indicata in fattura.

Come si calcola il contributo soggettivo?
Il contributo soggettivo è calcolato sul reddito professionale con aliquote variabili in base a soglie e massimali definiti dalle singole casse.

Quando deve essere presentata la dichiarazione alle casse previdenziali?
La dichiarazione deve essere trasmessa entro scadenze specifiche, differenti per ciascuna cassa previdenziale.

Quali modalità di pagamento sono previste dalle casse?
Le modalità variano e possono includere F24, PagoPA, MAV, bonifico o addebito diretto su conto corrente.

Il bollo in fattura rientra nella base imponibile?
Sì, secondo l’Agenzia delle Entrate e la Cassa Forense, il bollo rientra nella base imponibile per i contributi.

Esistono agevolazioni per neo-iscritti?
Sì, molte casse prevedono riduzioni o esenzioni per nuovi iscritti o in situazioni particolari.

 

Categoria Professionale Codice Tipo Cassa Modello Dichiarativo Scadenza Modello Contributo Integrativo Contributo Soggettivo Massimale Soggettivo Scadenze di Versamento Modalità di Pagamento
Avvocati TC01 Modello 5 30/09/2025 4% fino a 121.900: 15%, oltre: 3% 30/09 e 31/12/2025 F24, PagoPA
Dottori Commercialisti TC02 Modello A 01/12/2025 4% fino a 206.800: 12% 206.800 22/12/2025 e rate successive fino al 30/09/2026 PagoPA, MAV, Addebito SDD
Ragionieri TC06 Modello A/19 31/07/2025 4% fino a 122.371,22: 15%-25%, supplementare: 0,75% 122.371,22 16/12/2025 F24, PagoPA, Bonifico
Geometri TC03 Dichiarazione reddituale 30/09/2025 5% fino a 182.100: 18%, oltre: 3,5% 182.100 da 30/09 al 27/02/2026 PagoPA, Addebito SDD, F24 Accise
Ingegneri e Architetti TC04 Dich/2024 31/10/2025 4% fino a 142.650: 14,5%-24%, facoltativo fino a 145.550: 1%-8,5% 142.650 31/12/2025 e rate nel 2026 F24, PagoPA
Consulenti del Lavoro TC08 Modello 17 30/09/2025 4% fino a 116.161: 12% 116.161 30/09 – 16/12/2025 F24, PagoPA
Medici e Odontoiatri TC09 Modello D 31/07/2025 Quota A fisso, Quota B fino a 140.000: 19,5%, oltre: 1% dal 30/04 al 30/06/2026 PagoPA, Addebito SDD
Veterinari TC11 Modello 1 30/11/2025 2% fino a 108.550: 17,5%, oltre: 3% 108.550 dal 28/02 al 31/07/2026 PagoPA
Giornalisti TC14 Redditi Online 30/09/2025 4% fino a 119.650: 12% 119.650 31/10 – 31/12/2025 F24 Accise, Bonifico
Periti Industriali TC17 Modello EPPI03 30/09/2025 5% fino a 119.650: 18%-35% 119.650 30/09/2025 F24, PagoPA, Bonifico
Psicologi TC21 Comunicazione Redditi 01/10/2025 2% fino a 119.650: 10%-30% 119.650 entro 02/03/2026 F24, PagoPA, Bonifico
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