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L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è  uno strumento fondamentale  per valutare la condizione economica delle famiglie italiane e determinare l’accesso a numerose prestazioni sociali e agevolazioni. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, è stata introdotta una importante novità: dal 3 aprile 2025 è possibile escludere dal calcolo dell’ISEE determinati strumenti finanziari, tra cui titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale, fino a un valore massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.

Il nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), aggiornato per recepire le novità normative, è stato pubblicato ufficialmente il 2 aprile 2025. Da subito, è diventato operativo, consentendo l’invio delle nuove DSU tramite i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o attraverso il portale online dell’INPS mediante procedura precompilata.

La riforma si basa sulla previsione contenuta nella legge 213/2023, articolo 1, commi 183-185. In pratica, introduce la possibilità di escludere determinati strumenti finanziari dal patrimonio mobiliare considerato ai fini ISEE, una misura particolarmente rilevante per chi detiene investimenti garantiti dallo Stato italiano.

Più nel dettaglio, i prodotti finanziari esclusi dal calcolo sono: titoli di Stato come BOT, BTP, CCTeu, buoni fruttiferi postali (anche quelli trasferiti allo Stato) e libretti di risparmio postale. Il tetto massimo di esclusione è di 50.000 euro complessivi per ciascun nucleo familiare, indipendentemente da come siano ripartiti tra i membri del nucleo.

Per facilitare la compilazione della DSU, sono stati individuati appositi codici da indicare nei quadri del modello. Tra questi: Codice 02 per conti deposito titoli e obbligazioni, Codice 03 per conti deposito presso Poste Italiane, Codice 06 per gestione patrimoniale e Codice 07 per certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti presso Poste Italiane.

Secondo i dati forniti dalla Consulta nazionale dei CAF, circa il 40% delle DSU già elaborate nel 2025 includono titoli o strumenti ora escludibili. Ciò significa che più di 2 milioni di famiglie potrebbero beneficiare di un ricalcolo che le renderebbe idonee a ricevere prestazioni più generose, come l’assegno unico universale o vari bonus sociali.

Tuttavia, va segnalato che solo la prima DSU inviata nell’anno è coperta dai fondi INPS, quindi ogni successivo invio sarà a carico del cittadino.

È importante sottolineare che per coloro che non intendono procedere con il ricalcolo, l’ISEE 2025 già presentato rimane valido fino alla fine dell’anno. Tuttavia, chi punta a ottenere un aggiornamento più favorevole dovrà affrettarsi: la maggior parte delle famiglie cerca di completare il ricalcolo entro giugno, così da vedere aggiornato anche l’importo dell’assegno unico a partire da marzo, in base alla retroattività delle nuove disposizioni.

Per maggiori dettagli, per chiarimenti e per assistenza personalizzata il nostro team di esperti è a vostra disposizione.

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