Il credito d’imposta “Transizione 5.0” rappresenta un incentivo fiscale destinato alle imprese che investono in beni strumentali innovativi con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e favorire la transizione digitale. Questo strumento si colloca nell’ambito delle politiche di sviluppo economico e tecnologico, ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Con l’introduzione del Decreto Milleproroghe, la normativa è stata aggiornata per ampliare le opportunità di accesso e rendere più flessibili le modalità di fruizione del beneficio.
Il credito d’imposta “Transizione 5.0” è stato disciplinato dal Decreto Legge n. 19/2024 e successivamente integrato dalla Legge n. 207/2024. Questi provvedimenti hanno ridefinito le modalità di accesso, prevedendo una revisione delle aliquote e introducendo nuovi parametri di agevolazione per favorire l’adozione di tecnologie avanzate. Rispetto alla precedente normativa del Piano Transizione 4.0, il nuovo quadro normativo prevede criteri più stringenti legati alla riduzione dei consumi energetici, promuovendo al contempo una maggiore digitalizzazione dei processi produttivi.
Chi può beneficiare dell’agevolazione fiscale?
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione o settore di appartenenza, che effettuano investimenti in beni strumentali materiali e immateriali innovativi. L’agevolazione è riservata a quei progetti che comportano una riduzione dei consumi energetici compresa tra il 3% e il 5%, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica stabiliti dalle politiche europee e nazionali. Le aziende beneficiarie devono dimostrare il rispetto di tali parametri attraverso specifiche certificazioni tecniche.
Per poter usufruire dell’agevolazione, le imprese devono effettuare investimenti in beni strumentali che rientrano tra quelli ammissibili dalla normativa. Questi possono comprendere macchinari industriali, software avanzati, sistemi di automazione e tecnologie per la gestione efficiente dell’energia. È fondamentale che l’investimento contribuisca alla riduzione dei consumi energetici e sia conforme alle linee guida definite dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
La normativa stabilisce che i progetti finanziabili devono garantire una riduzione minima del consumo energetico. Il limite è fissato al 3% per gli investimenti in singoli beni strumentali e al 5% per progetti di innovazione più ampi. La valutazione dell’effettiva riduzione deve essere certificata da un ente accreditato, che attesta la conformità degli investimenti rispetto ai criteri di sostenibilità ambientale richiesti.
La recente revisione normativa ha introdotto un’aliquota unica per gli investimenti fino a 10 milioni di euro, semplificando il sistema di accesso al credito d’imposta. L’importo riconosciuto varia in funzione della dimensione dell’investimento e della capacità di riduzione dei consumi energetici. Rispetto alla precedente disciplina, sono stati rimodulati i massimali di spesa agevolabile, rendendo il beneficio più accessibile per le imprese di medie e grandi dimensioni.
Le imprese interessate devono seguire un iter procedurale ben definito. La domanda di accesso al credito d’imposta deve essere presentata attraverso il portale “Transizione 5.0”, gestito dal GSE. Il processo prevede tre comunicazioni obbligatorie: una preventiva per la prenotazione del credito, una di conferma contenente le fatture di acquisto e il pagamento di un acconto pari almeno al 20% del costo del bene, e infine una comunicazione di completamento che deve essere inviata entro il 31 dicembre 2025.
Una delle principali novità introdotte dal Decreto Milleproroghe riguarda la possibilità di ottenere l’agevolazione anche per investimenti effettuati prima della presentazione della domanda, purché realizzati a partire dal 1° gennaio 2024. Questa modifica normativa consente di superare alcune incertezze interpretative e garantisce maggiore flessibilità alle imprese che hanno già avviato progetti di investimento in beni strumentali.
Il GSE svolge un ruolo centrale nella gestione del credito d’imposta, essendo l’ente incaricato della verifica e dell’approvazione delle domande. L’azienda richiedente deve inviare le comunicazioni richieste rispettando i termini previsti, pena la decadenza del beneficio. Nel caso in cui l’investimento sia già stato completato prima della richiesta, è comunque necessario inviare la comunicazione preventiva specificando che il progetto è stato realizzato.
Un aspetto rilevante del “Transizione 5.0” riguarda gli investimenti in impianti fotovoltaici. La normativa prevede specifiche maggiorazioni per le aziende che installano impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo. Tuttavia, per accedere al beneficio, è necessario rispettare precisi requisiti tecnici e certificare l’effettivo contributo alla riduzione dei consumi energetici aziendali.
Il credito d’imposta non si limita all’acquisto di beni strumentali, ma include anche gli investimenti in formazione. Le imprese possono beneficiare dell’agevolazione per programmi di formazione finalizzati all’acquisizione di competenze in ambito digitale ed energetico. Gli interventi formativi devono essere strutturati e certificati, garantendo l’effettivo miglioramento delle competenze del personale aziendale.
Scadenze e adempimenti burocratici
Per fruire dell’agevolazione, è fondamentale rispettare le tempistiche previste dalla normativa. Gli investimenti devono essere completati entro il 31 dicembre 2025, mentre la comunicazione di completamento deve essere inviata entro il 28 febbraio 2026. Il mancato rispetto di queste scadenze comporta la perdita del diritto al credito d’imposta.
Per maggiori chiarimenti e per assistenza personalizzata il nostro team di esperti è a vostra disposizione.
Tabella riassuntiva
Aspetto | Dettagli |
Beneficiari | Tutte le imprese che investono in beni strumentali innovativi |
Riduzione dei consumi | Minimo 3% per singoli beni, 5% per progetti complessivi |
Importo massimo agevolabile | Fino a 10 milioni di euro |
Aliquota del credito | Unica per investimenti entro il massimale |
Scadenza investimenti | 31 dicembre 2025 |
Scadenza comunicazioni | 28 febbraio 2026 |
FAQ
- Chi può accedere al credito d’imposta “Transizione 5.0”?
Tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali innovativi che garantiscono una riduzione dei consumi energetici. - Quali sono le percentuali di riduzione richieste?
Almeno il 3% per investimenti in singoli beni strumentali e il 5% per progetti di innovazione più ampi. - È possibile richiedere il beneficio per investimenti già effettuati?
Sì, purché gli investimenti siano stati effettuati a partire dal 1° gennaio 2024. - Quali sono le tempistiche per la richiesta?
La comunicazione di completamento deve essere inviata entro il 28 febbraio 2026. - Gli investimenti in formazione sono agevolabili?
Sì, se finalizzati all’acquisizione di competenze per la transizione digitale ed energetica.