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Con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità e prevedibilità per i contribuenti, il concordato preventivo biennale offre un regime facoltativo che consente di determinare anticipatamente e in maniera concordata con l’Agenzia delle Entrate il reddito imponibile e la base Irap per due periodi d’imposta consecutivi. L’edizione 2025 del CPB introduce rilevanti novità, sia in termini di modalità di adesione sia per quanto riguarda gli strumenti di trasmissione e gestione della comunicazione.

Il provvedimento pubblicato il 24 aprile 2025 dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, delinea nel dettaglio tutte le specifiche tecniche e operative per accedere al regime biennale relativo agli anni d’imposta 2025 e 2026. Questo documento recepisce anche le modifiche previste dal decreto legislativo correttivo di marzo 2025, attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari, e rappresenta un passaggio decisivo per una maggiore flessibilità nella gestione delle adesioni.

Una delle principali innovazioni contenute nel provvedimento è la possibilità per il contribuente di scegliere tra due distinte modalità di adesione al Concordato Preventivo Biennale: la prima modalità prevede l’invio congiunto della proposta dell’Agenzia con la dichiarazione dei redditi e i modelli ISA; la seconda, invece, consente una trasmissione autonoma, tramite il solo frontespizio del modello Redditi 2025, separatamente dal resto della documentazione.

La finestra temporale per l’adesione è fissata tra il 31 luglio e il 30 settembre 2025, salvo proroghe ufficiali. La revoca dell’adesione potrà essere comunicata entro gli stessi termini, esclusivamente in forma autonoma. L’aggiornamento normativo ha quindi l’obiettivo di rendere l’adesione al concordato più gestibile per i contribuenti, sfruttando le stesse infrastrutture telematiche della dichiarazione annuale, pur mantenendo separati i termini e i flussi.

Per chi sceglie la modalità congiunta, sarà necessario anticipare la presentazione della dichiarazione dei redditi 2025, poiché l’adesione al CPB deve avvenire entro il 30 settembre. In questo caso, il contribuente dovrà compilare e sottoscrivere il modello Cpb 2025/2026, che include il reddito e il valore della produzione netta ai fini Irap relativi all’anno d’imposta 2024, nonché quelli concordati per il 2025 e il 2026.

In alternativa, chi opta per l’adesione autonoma potrà trasmettere il modello Cpb 2025/2026 congiuntamente al solo frontespizio dei modelli Redditi 2025. La restante documentazione potrà essere inviata entro la scadenza ordinaria del 31 ottobre 2025. È però fondamentale che i dati indicati nei modelli successivi siano coerenti con quelli trasmessi in precedenza, altrimenti il contribuente rischia la decadenza dal concordato, come previsto dall’articolo 22 del decreto legislativo 13/2024.

Per rendere operativa questa opzione autonoma, l’Agenzia delle Entrate ha modificato i modelli Redditi 2025, le relative istruzioni e le specifiche tecniche. Una novità importante è l’introduzione della casella “Comunicazione Cpb” nella sezione “Tipo di dichiarazione” del frontespizio. Compilando tale casella con il codice “1 – Adesione”, il contribuente comunica la volontà di aderire al concordato. Il frontespizio dovrà contenere esclusivamente i dati anagrafici, quelli relativi al soggetto firmatario e alla trasmissione telematica da parte dell’intermediario. Qualsiasi altro campo eventualmente compilato verrà ignorato.

Anche per la revoca del concordato, la stessa casella potrà essere utilizzata indicando il codice “2 – Revoca”. In questo caso, oltre al frontespizio, sarà necessario allegare il modello Cpb 2025/2026 compilato con i soli dati essenziali: codice ISA, codice attività e tipologia di reddito (impresa o lavoro autonomo). È esclusa qualsiasi altra forma di trasmissione. Il rigore di queste modalità è finalizzato a garantire certezza giuridica e uniformità nelle procedure.

Le nuove specifiche tecniche approvate con il provvedimento di aprile 2025 includono anche modifiche ai controlli di coerenza dei dati trasmessi tramite i modelli ISA. L’obiettivo è evitare incongruenze tra la proposta accettata dal contribuente e le dichiarazioni effettive trasmesse, un elemento fondamentale per la tenuta dell’accordo biennale.

Una delle clausole più importanti introdotte nella disciplina riguarda infatti la coerenza tra i dati utilizzati per l’accettazione della proposta e quelli inseriti successivamente nei modelli Redditi e ISA. Ogni discrepanza può costituire una causa di decadenza. Questo principio è chiaramente sancito dall’articolo 22 del Dlgs n. 13/2024 e rafforza la responsabilità del contribuente nella verifica e nella corretta gestione delle informazioni fiscali.

L’Agenzia ha inoltre previsto specifiche istruzioni per agevolare l’utilizzo del canale telematico già esistente per la dichiarazione dei redditi. Questo approccio mira a semplificare il processo, senza introdurre ulteriori piattaforme o meccanismi separati, e costituisce uno dei principali vantaggi operativi per i contribuenti. La possibilità di scegliere la modalità più adatta alle proprie esigenze consente infatti una maggiore flessibilità gestionale, sia per imprese che per professionisti.

Oltre agli aspetti strettamente tecnici e procedurali, l’adesione al Concordato Preventivo Biennale può rivelarsi un’opportunità strategica. La definizione preventiva del carico fiscale, infatti, consente una pianificazione fiscale più efficiente, una gestione del cash flow più lineare e una riduzione dell’incertezza legata a possibili accertamenti futuri. Tuttavia, è altrettanto essenziale una valutazione attenta delle condizioni previste e dei dati da trasmettere, per evitare errori che possano compromettere l’adesione stessa.

Per maggiori chiarimenti e dettagli o per consulenza personalizzata il nostro team di esperti è a vostra completa disposizione.

Descrizione
Cos’è il CPB Regime facoltativo che consente di concordare con l’Agenzia delle Entrate il reddito imponibile e la base Irap per i periodi d’imposta 2025 e 2026
Provvedimento di riferimento Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone – 24 aprile 2025
Normativa collegata Decreto legislativo n. 13/2024 e decreto correttivo del 13 marzo 2025
Modalità di adesione 1. Congiunta: insieme a dichiarazione dei redditi e modelli ISA
2. Autonoma: solo frontespizio Redditi 2025 e modello CPB
Scadenze adesione Dal 31 luglio al 30 settembre 2025 (salvo proroghe)
Scadenza dichiarazione redditi 2024 31 ottobre 2025
Comunicazione revoca Solo in modalità autonoma, entro il 30 settembre 2025, utilizzando la casella “Comunicazione Cpb” con codice “2 – Revoca”
Modifiche modelli Redditi 2025 Aggiunta la casella “Comunicazione Cpb” nella sezione “Tipo di dichiarazione”
Codici da utilizzare “1 – Adesione” per aderire, “2 – Revoca” per annullare l’adesione
Requisiti di coerenza I dati indicati in Cpb devono corrispondere a quelli nei modelli Redditi e ISA. Incoerenze determinano la decadenza dal concordato
Vantaggi del CPB Stabilità fiscale, pianificazione anticipata, riduzione rischio accertamenti, flessibilità nei tempi di invio
Controlli previsti Controlli automatizzati sui dati e sulla coerenza tra documentazione inviata
Ambito applicativo Imprese e lavoratori autonomi soggetti agli ISA
Obbligatorietà Facoltativo
Documenti richiesti per adesione autonoma Modello Cpb 2025/2026 + frontespizio Redditi 2025 (dati anagrafici e firmatario)

 

FAQ

È obbligatorio aderire al CPB?
No, l’adesione al Concordato Preventivo Biennale è facoltativa. È una possibilità offerta ai contribuenti che desiderano definire in anticipo il proprio reddito imponibile per due anni.

È possibile modificare i dati trasmessi dopo l’adesione?
No, una volta inviata l’adesione, i dati dichiarati devono rimanere coerenti con quelli successivi. In caso contrario, si rischia la decadenza dal concordato.

Cosa succede se ci sono incoerenze nei dati tra il modello Cpb e i modelli Redditi o ISA?
In caso di discordanza, il contribuente perde il beneficio dell’accordo biennale, come previsto dall’articolo 22 del Dlgs 13/2024.

Come avviene il controllo dell’Agenzia?
L’Agenzia delle Entrate effettua controlli automatizzati di coerenza sui dati trasmessi tramite i modelli e può contestare eventuali difformità rispetto alla proposta accettata.

Il concordato comporta obblighi nei confronti dell’Irap?
Sì, il modello Cpb include anche la determinazione della base Irap, che viene fissata per due anni unitamente al reddito.

 

Ravvedimento speciale entro il 31 Marzo 2025 per chi ha aderito al Concordato Preventivo Biennale

Il D.L. n. 113/2024 (decreto Omnibus) ha introdotto un ravvedimento in favore dei soggetti ISA che hanno aderito al concordato preventivo biennale.
In particolare, l’art. 2-quater del decreto, introdotto in sede di conversione, consente ai soggetti che entro il 31 ottobre hanno aderito al patto con il Fisco, di sanare le irregolarità dichiarative afferenti agli anni dal 2018 al 2022, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è lo strumento ideato per i contribuenti che permetterà, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni ma sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate, coerentemente con i dati contenuti nelle banche dati a disposizione dell’Amministrazione finanziaria ed i redditi dichiarati, per questi soggetti che hanno aderito al CPB c’è l’ulteriore possibilità di regolarizzare le pendenze fiscali avvalendosi del ravvedimento speciale.

La scadenza chiave per il ravvedimento è il 31 marzo 2025, data entro cui sarà necessario adempiere alle modalità di pagamento stabilite, evitando l’applicazione di sanzioni più severe e beneficiando di una tassazione sostitutiva agevolata. L’obiettivo principale è quello di permettere ai contribuenti di mettersi in regola in modo più semplice e meno oneroso rispetto a una normale procedura di accertamento fiscale.

L’adesione al ravvedimento speciale, una volta perfezionata, impedisce che l’Agenzia delle Entrate possa procedere, per i periodi d’imposta per i quali il contribuente ha optato per l’applicazione del ravvedimento, a rettificare il reddito d’impresa o di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 39, D.P.R. n. 600/1973 (accertamento analitico e per presunzioni) e l’IVA ai sensi dell’art. 54, comma 2, secondo periodo, D.P.R. n. 633/1972 (accertamento per presunzioni). Tuttavia, i contribuenti perderanno tale beneficio in caso di intervenuta decadenza dal concordato preventivo biennale, di mancato versamento delle somme dovute, ovvero di applicazione di una misura cautelare, personale o reale, ovvero di notifica di un provvedimento di rinvio a giudizio per alcuni reati tributari previsti dal D.Lgs. n. 74/2000.

Per esercitare l’opzione di ravvedimento speciale, i contribuenti devono utilizzare il modello F24, che è il modello standard per il versamento delle imposte in Italia. È fondamentale compilare correttamente il campo “Anno di riferimento” per specificare l’anno fiscale relativo all’imposta. La Risoluzione n.50/2024 ha istituito codici tributo appositi per agevolare il processo di pagamento, semplificando l’identificazione delle voci di imposta.

I contribuenti possono scegliere se pagare in una soluzione unica o optare per la rateizzazione. In caso di rateizzazione, è possibile dilazionare il pagamento fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con l’aggiunta di interessi calcolati al tasso legale.
Ogni rata deve essere versata puntualmente secondo il calendario stabilito dall’Agenzia delle Entrate. In caso di ritardo nel pagamento di una rata, il beneficio della rateazione non decade se il versamento viene effettuato entro la data di scadenza della rata successiva. Tuttavia, se il contribuente non riesce a rispettare questi termini, potrebbe perdere i benefici derivanti dal ravvedimento speciale.
Condizione essenziale per il Calcolo è il fatto che il contribuente abbia effettivamente applicato gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale per l’anno cui intende applicare la misura, poiché è proprio sull’esito ISA della singola annualità che si sviluppano i conteggi da effettuarsi al fine di determinare le somme dovute.
La base imponibile su cui calcolare l’imposta sostitutiva deve essere determinata secondo criteri specifici, considerando i redditi dichiarati e le addizionali regionali. Questo calcolo tiene conto dei dati già presenti nelle dichiarazioni fiscali del contribuente, i quali devono essere veritieri e accurati.

Specifiche per le Diverse Categorie di Contribuenti
Le modalità di adesione al ravvedimento speciale del CPB possono variare in base alla categoria del contribuente.

Ad esempio:
Contribuenti con reddito d’impresa e lavoro autonomo: Devono applicare l’opzione di ravvedimento per entrambe le categorie di reddito.
Soggetti con condizioni di attività non normale: Se l’attività è stata dichiarata “non normale” in base agli ISA, il contribuente può comunque accedere al ravvedimento.
Associazioni e società: I rappresentanti legali devono assicurarsi che ciascuna imposta sostitutiva sia versata correttamente per conto dell’associazione o dei singoli soci.

Il diritto al ravvedimento speciale può decadere in alcune situazioni. Tra queste, l’eventuale notifica di verbali di constatazione, o di atti di accertamento dell’Agenzia delle Entrate che sanciscono l’esistenza di un credito inesistente. In tali casi, il contribuente può essere escluso dal ravvedimento e soggetto a sanzioni ulteriori. È quindi essenziale che il contribuente non sia destinatario di accertamenti pendenti o irregolarità al momento dell’adesione.

La Risoluzione ADE n. 50/2024 e i Codici Tributo
La Risoluzione n. 50/2024 dell’Agenzia delle Entrate ha introdotto una serie di codici tributo, che facilitano i pagamenti per i contribuenti aderenti al CPB. Questi codici devono essere inseriti nel modello F24 per garantire che i pagamenti siano correttamente identificati.

Per i contribuenti che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale e desiderano sfruttare al meglio le opportunità offerte dal ravvedimento speciale, affidarsi a uno studio professionale è fondamentale!
Lo Studio Pallino Commercialisti, con anni di esperienza in consulenza fiscale e normativa, è al vostro fianco per guidarvi passo dopo passo, dalla verifica della documentazione alla compilazione corretta del modello F24, garantendo il rispetto di tutte le scadenze e la massima tutela.

FAQs
Qual è la scadenza finale per l’opzione di ravvedimento?
La scadenza per esercitare l’opzione di ravvedimento speciale è il 31 marzo 2025.
È possibile rateizzare il pagamento delle imposte sostitutive?
Sì, il pagamento può essere dilazionato in un massimo di 24 rate mensili, con interessi al tasso legale.
Cosa accade in caso di ritardo nel pagamento di una rata?
Un ritardo, se compensato entro la scadenza della rata successiva, non comporta la perdita del
beneficio della rateazione.
Quali documenti sono necessari per esercitare il ravvedimento?
È richiesto il modello F24 compilato con i codici tributo specifici, secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

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