Il Decreto Milleproroghe 2025 introduce un’estensione significativa fino al 2026 di un pacchetto di incentivi occupazionali volto a sostenere l’inserimento lavorativo e l’autoimpiego, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani under 35, alle donne, all’occupazione nel Mezzogiorno e allo sviluppo di attività imprenditoriali nei settori strategici. Le misure, coordinate dal Ministero del Lavoro, puntano a rafforzare la crescita dell’occupazione stabile, promuovendo al contempo innovazione e transizione digitale ed ecologica.
Uno dei principali interventi riguarda l’estensione dell’incentivo per l’autoimpiego nei settori strategici, inizialmente previsto con scadenza al 1° luglio 2024. Il termine è stato posticipato al 31 dicembre 2026. Questa misura si rivolge ai disoccupati con meno di 35 anni, offrendo un importante strumento di supporto per chi desidera avviare una nuova attività nei settori considerati strategici, come lo sviluppo tecnologico e la transizione ecologica e digitale. Per tali soggetti è previsto un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per una durata massima di tre anni, ovvero fino al 31 dicembre 2028. Tale esonero riguarda i contributi a carico del datore di lavoro privato, escludendo premi e contributi dovuti all’INAIL, con un limite mensile di 800 euro per ciascun dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato.
Un secondo intervento prorogato fino al 31 dicembre 2026 riguarda i datori di lavoro privati che assumono donne a tempo indeterminato o stabilizzano un rapporto di lavoro già in essere. In questo caso l’incentivo prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, sempre con l’esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascuna lavoratrice. La durata dell’incentivo è fissata a 24 mesi. Questo strumento si inserisce in una più ampia strategia di promozione dell’occupazione femminile, considerata tra le priorità del governo in ottica di riduzione del divario di genere nel mercato del lavoro.
Particolarmente rilevante anche la terza misura prorogata, che si rivolge ai datori di lavoro privati che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2026, assumano lavoratrici svantaggiate. In questo caso, viene confermato il totale esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’esclusione dei premi INAIL, entro un limite di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice. La durata massima del beneficio è, anche in questo caso, pari a 24 mesi. La misura, prorogata di un anno rispetto alla precedente scadenza, è pensata per favorire il reinserimento lavorativo di donne che si trovano in condizioni di svantaggio occupazionale, contribuendo a contrastare fenomeni di esclusione e precarietà lavorativa.
Un ulteriore provvedimento previsto dal pacchetto riguarda il Mezzogiorno, con l’intento di sostenere in modo mirato l’occupazione stabile in un’area storicamente caratterizzata da alti tassi di disoccupazione. I datori di lavoro privati che, a partire dal 1° settembre 2024, assumono personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato presso una sede operativa localizzata all’interno della Zes unica per il Mezzogiorno, potranno beneficiare di un esonero totale dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi INAIL, fino a un massimo di 650 euro mensili per ciascun lavoratore, e per una durata di 24 mesi. La scadenza per usufruire di questo incentivo è stata prorogata al 31 dicembre 2026, con un’estensione di un anno rispetto a quanto originariamente previsto.
Le misure rientrano in un quadro strategico più ampio volto a rafforzare la stabilità contrattuale e a ridurre il divario territoriale nel mercato del lavoro italiano, con particolare attenzione al Sud e alle fasce giovanili e femminili. L’obiettivo delle proroghe è duplice: da un lato, stimolare la domanda di lavoro stabile da parte delle imprese; dall’altro, incentivare l’autoimprenditorialità come strumento di crescita economica, innovazione e creazione di valore sul territorio.
Gli esoneri contributivi rappresentano un meccanismo economico di grande impatto per le imprese che decidono di assumere personale a tempo indeterminato in determinati contesti o categorie sociali. L’agevolazione comporta infatti una riduzione significativa del costo del lavoro per le imprese, incentivando contratti più stabili e scoraggiando il ricorso a forme contrattuali più precarie. In parallelo, le politiche di sostegno all’imprenditorialità giovanile nei settori strategici si inseriscono nel solco della transizione tecnologica e ambientale, promuovendo un cambiamento strutturale dell’economia italiana in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità e digitalizzazione.
L’attenzione del legislatore è rivolta anche alla semplificazione delle procedure di accesso agli incentivi, per garantire maggiore efficacia e ridurre i tempi di attuazione delle misure. In questo senso, il Decreto Milleproroghe prevede la possibilità di avvalersi di piattaforme digitali per la presentazione delle domande e per il monitoraggio dei risultati, favorendo la trasparenza e il controllo dell’efficacia degli strumenti attivati.
Tutte le misure descritte trovano fondamento giuridico in specifici provvedimenti legislativi già esistenti, e la loro proroga al 2026 rappresenta un consolidamento delle politiche già in essere. La loro estensione temporale conferma la volontà del Governo di proseguire lungo una traiettoria di sostegno strutturale all’occupazione, in un contesto economico ancora segnato da incertezze globali e da dinamiche occupazionali in evoluzione. Particolare rilievo assume la flessibilità normativa introdotta con le proroghe, che permette ai datori di lavoro di pianificare le assunzioni con maggiore certezza e stabilità nel medio termine.
È evidente che l’intero pacchetto si muove all’interno di un disegno coerente di politiche attive del lavoro, finalizzate alla promozione dell’occupazione stabile, alla valorizzazione del capitale umano giovanile e femminile, e alla riduzione delle disparità regionali. I settori strategici individuati dal Ministero del Lavoro, inoltre, assumono una centralità crescente nelle politiche industriali italiane, essendo ritenuti motore di crescita e innovazione anche in relazione alle sfide poste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il complesso di incentivi delineato rappresenta, pertanto, una leva fondamentale per il rafforzamento della competitività del sistema produttivo nazionale, non solo in termini economici ma anche sociali, attraverso la promozione di inclusione, coesione e sostenibilità. Tuttavia, il pieno successo delle misure dipenderà dalla loro attuazione concreta, dal grado di accessibilità per le imprese e dalla capacità di generare impatti occupazionali misurabili sul medio-lungo periodo.
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Tabella Riassuntiva – Incentivi Occupazione Prorogati fino al 2026
| Misura | Destinatari | Periodo di applicazione | Durata Incentivo | Tipo di contratto richiesto | Incentivo previsto | Limiti mensili |
| Autoimpiego settori strategici | Disoccupati under 35 | Fino al 31 dicembre 2026 (attività avviata entro questa data) | 3 anni (fino al 31 dicembre 2028) | Non applicabile (autoimpiego) | Esonero totale contributi previdenziali (esclusi premi INAIL) | – |
| Assunzione giovani under 35 | Lavoratori under 35 assunti a tempo indeterminato | 1° luglio 2024 – 31 dicembre 2026 | 36 mesi | Tempo indeterminato | Esonero totale contributi previdenziali (esclusi premi INAIL) | 800 €/mese |
| Assunzione donne | Donne assunte o stabilizzate | 1° settembre 2024 – 31 dicembre 2026 | 24 mesi | Tempo indeterminato o stabilizzazione | Esonero totale contributi previdenziali (esclusi premi INAIL) | 500 €/mese |
| Assunzione donne svantaggiate | Lavoratrici svantaggiate | 1° settembre 2024 – 31 dicembre 2026 | 24 mesi | Tempo indeterminato | Esonero totale contributi previdenziali (esclusi premi INAIL) | 650 €/mese |
| Assunzioni nella ZES Mezzogiorno | Lavoratori non dirigenti assunti nella ZES | 1° settembre 2024 – 31 dicembre 2026 | 24 mesi | Tempo indeterminato | Esonero totale contributi previdenziali (esclusi premi INAIL) | 650 €/mese |


