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Detrazione IVA e Deduzione Costi: Tutto Quello che Devi Sapere sulle Fatture 2023 Ricevute
quest’Anno

La gestione delle fatture 2023 ricevute nel 2024, inerenti al periodo d’imposta del 2023, richiede un’analisi
approfondita delle normative riguardanti la detrazione dell’IVA e la deduzione dei costi. Questo processo
assume particolare rilevanza per le fatture che coprono l’anno fiscale precedente ma vengono
effettivamente ricevute nell’anno in corso, aggiungendo complessità e dettagli che meritano attenzione.

Le disposizioni normative specifiche per questa situazione sono dettagliate nell’articolo 6 del Decreto del
Presidente della Repubblica (DPR) n. 633/1972. Tale articolo delinea in modo esaustivo le modalità con cui
sorge il diritto alla detrazione dell’IVA al momento dell’esigibilità, identificata come la data in cui si
concretizza l’operazione.

E’ essenziale considerare le regole specifiche relative alla deducibilità dei costi, a seconda
che l’impresa segua una contabilità semplificata o ordinaria. Riguardo alla detrazione dell’IVA per le fatture
che attraversano l’anno, l’articolo 6 del DPR n. 633/1972 rappresenta il principale riferimento normativo.
L’esigibilità dell’IVA è legata alla data di consegna o spedizione per la vendita di beni e al pagamento o
emissione della fattura per i servizi.

L’articolo 23 fornisce un ulteriore approfondimento nel processo, dichiarando che la detrazione dell’IVA
avviene attraverso l’annotazione nel registro degli acquisti delle fatture e bollette doganali prima della
liquidazione periodica in cui si esercita il diritto alla detrazione. Ciò deve avvenire entro il termine di
presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura.
Le regole dettagliate per la detrazione dell’IVA delle fatture a cavallo d’anno sono stabilite in base alle
specifiche date di emissione, ricezione e registrazione della fattura, delineando i momenti precisi in cui è
possibile procedere con la detrazione dell’IVA.

Per quanto riguarda le possibili novità introdotte dalla riforma fiscale sulla detrazione dell’IVA per le fatture
a cavallo d’anno, l’articolo 7 della legge delega n. 111/2023 propone la possibilità di esercitare il diritto alla
detrazione con la dichiarazione dell’anno di ricezione della fattura, superando il vincolo temporale
attualmente in vigore.

Infine, per quanto concerne la deduzione dei costi delle fatture 2023 ricevute nel 2024, è fondamentale
considerare le distinzioni tra le partite IVA in contabilità semplificata e ordinaria. Nel caso dei titolari di
partita IVA in contabilità ordinaria, il costo della fattura datata dicembre 2023 ma ricevuta a gennaio 2024
sarà deducibile per competenza nel 2023, con l’applicazione di procedure contabili specifiche. Per la
contabilità semplificata, invece, il costo sarà deducibile nel 2024, senza applicare il criterio della
competenza, aggiungendo ulteriori sfumature a questa complessa dinamica normativa.

Vedremo ora alcuni esempi per chiarire le diverse situazioni, considerando anche il regime fiscale adottato
dal contribuente per la deduzione del costo documentato in fattura.

Fatture a cavallo d’anno: IVA
Con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica, la data di ricezione del documento coincide con
la data in cui il Sistema di Interscambio (SdI) consegna il documento al destinatario.
Nel caso di fattura messa a disposizione nella propria area riservata il 17.01.2024, il diritto alla detrazione
del contribuente nasce solo dalla data di presa visione della stessa, quindi a partire dal 17.01.2024. Per le
fatture datate 30.12.2023, inviate a SdI il 02.01.2024 e annotate nei registri Iva con la stessa data, il
contribuente le inserirà nella liquidazione Iva di Gennaio 2024.
Per le fatture datate 30.12.2023, inviate a SdI il 31.12.2023 e ricevute nella stessa data ma annotate nei
registri Iva nel 2024, la detrazione dell’IVA non può avvenire né nel mese di Dicembre né in Gennaio 2024,
in conformità alla normativa sulle fatture a cavallo d’anno. Il contribuente dovrà esercitare il diritto alla
detrazione nell’IVA annuale relativa all’anno 2023.

Fatture a cavallo d’anno: deduzione del costo
Riguardo all’incidenza di tali fatture sull’utile del contribuente, esaminiamo caso per caso considerando il
regime fiscale adottato.
a) Regime di cassa effettivo: l’utile è determinato dalla differenza tra ricavi e spese sostenute secondo il
criterio di cassa.
b) Regime di cassa virtuale: la data di pagamento si presume coincidente con la data di registrazione
delle fatture ai fini Iva.
c) Regime ordinario: si applica il criterio di competenza economica, ma non verrà trattato in
quanto non presenta problematiche per le operazioni a cavallo d’anno.

Infine, analizziamo due scenari:
1) Fattura emessa e ricevuta entro il 31.12.2023:
per il regime fiscale a), il costo è deducibile solo se la fattura è stata saldata entro il 2023; per il regime
fiscale b), la deduzione avviene nel 2023 se la fattura è annotata entro il 31.12.2023.
2) Fattura emessa il 31.12.2023 ma ricevuta il 03.01.2024:
per il regime fiscale a), la deduzione segue il criterio dell’effettivo pagamento; per il regime fiscale b), la
fattura ricevuta nel nuovo anno deve essere imputata al 2024.

Ricordiamo che lo Studio pallino è a vostra disposizione per chiarimenti e per assistenza personalizzata.

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