Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato lo schema della Legge di Bilancio per il 2025, che introduce numerose novità, conferme e interventi strutturali in settori chiave come il fisco, la natalità, l’edilizia e il lavoro. Questa manovra si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle famiglie e dei lavoratori, senza imporre nuovi sacrifici economici agli italiani, come affermato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Di seguito, analizziamo in dettaglio i principali provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio 2025.
Taglio del cuneo fiscale e scaglioni Irpef
Uno dei pilastri della Legge di Bilancio 2025 è la conferma del taglio del cuneo fiscale. Questo intervento, già introdotto nelle precedenti manovre, diventerà strutturale, con l’obiettivo di alleggerire il carico contributivo sui lavoratori dipendenti e incentivare l’occupazione.
Per i redditi fino a 20.000 euro annui, il taglio del cuneo rimarrà di natura contributiva. Tuttavia, per i redditi superiori, fino a 35.000 euro, il taglio diventerà fiscale, traducendosi in un aumento delle detrazioni per i lavoratori. Oltre questa soglia, verrà introdotto un décalage rapido fino a 40.000 euro, per evitare bruschi salti nell’imposizione fiscale.
Parallelamente, si conferma l’accorpamento delle aliquote Irpef a tre scaglioni, un passo importante verso la semplificazione del sistema fiscale italiano. L’aliquota intermedia, per i redditi fino a 50.000 euro, potrebbe essere ridotta da 35% a 33%, a condizione che le risorse fiscali generate dal concordato preventivo e dal ravvedimento siano sufficienti.
Misure per la natalità
La natalità rappresenta uno dei punti centrali della manovra, con l’introduzione di nuove misure di supporto per le famiglie. Tra le novità più rilevanti vi è l’introduzione della “Carta per i nuovi nati”, che garantirà un contributo di 1.000 euro per ogni nuovo nato a famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro, per far fronte alle spese iniziali legate alla nascita.
In aggiunta, l’assegno unico, uno strumento già consolidato a sostegno delle famiglie, esce dal calcolo dell’Isee, rendendolo più vantaggioso per le fasce più deboli. Viene inoltre potenziato il bonus per gli asili nido, ampliando la platea di beneficiari e migliorando le condizioni di accesso.
Per le lavoratrici autonome madri con due o più figli, sarà estesa la decontribuzione, una misura volta a favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. Inoltre, le detrazioni fiscali verranno parametrate in base al numero di componenti del nucleo familiare, con l’obiettivo di introdurre una forma di “quoziente familiare”, che tenga maggiormente conto delle esigenze delle famiglie numerose.
Bonus ristrutturazioni
Anche nel settore dell’edilizia sono previste importanti conferme. Il bonus ristrutturazioni al 50% sarà prorogato per un altro anno, limitatamente alle prime case. In questo modo, si eviterà che l’agevolazione fiscale scenda al 36% a partire da gennaio 2025, come previsto dalla normativa vigente.
Il bonus ristrutturazioni rappresenta una misura di rilievo per il settore edilizio, che ha beneficiato di questo strumento per rilanciare gli investimenti e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. La conferma per un ulteriore anno del bonus al 50% consente di sostenere le famiglie nella ristrutturazione delle proprie abitazioni, incentivando al contempo la ripresa economica del settore.
Fringe benefit per i neoassunti
Una delle misure confermate dalla manovra riguarda i fringe benefit aziendali, con particolari vantaggi per i nuovi assunti. In particolare, i lavoratori che accettano di trasferirsi a più di 100 chilometri dalla propria residenza per un nuovo impiego potranno beneficiare di fringe benefit con importi maggiorati.
Nell’ultima Legge di Bilancio, i fringe benefit erano stati aumentati a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri, con la possibilità di utilizzare queste somme anche per il pagamento dell’affitto o del mutuo per la prima casa. La manovra 2025 conferma questi importi e le agevolazioni, continuando a sostenere i lavoratori e favorendo la mobilità lavorativa.
Carta “dedicata a te”
Sul fronte delle misure di carattere sociale, la Legge di Bilancio rifinanzia la “Carta dedicata a te”, destinando 500 milioni di euro per il 2025. Questa carta è un sostegno economico per le famiglie più bisognose, volto a favorire l’accesso ai beni di prima necessità e a migliorare le condizioni di vita delle fasce di popolazione più deboli.
Incentivi per il lavoro di giovani e donne
Particolare attenzione è riservata all’occupazione giovanile e femminile, con l’introduzione di incentivi specifici. Nel Mezzogiorno, in particolare, vengono confermati gli incentivi all’assunzione di giovani e donne per i rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.
La Legge di Bilancio prevede inoltre la decontribuzione per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES), un intervento volto a favorire lo sviluppo economico nelle aree meno sviluppate del Paese. Ulteriori incentivi riguarderanno l’autoimpiego nei settori strategici legati alla transizione digitale ed ecologica, con l’obiettivo di stimolare l’innovazione tecnologica e la creazione di nuove opportunità di lavoro.
Pensioni e previdenza complementare
Sul fronte pensionistico, la Legge di Bilancio non introduce riforme strutturali, ma conferma la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione, un intervento volto a tutelare il potere d’acquisto dei pensionati. Si prevede inoltre un aumento delle pensioni minime, in linea con l’andamento dell’inflazione.
Una delle ipotesi in discussione è il perfezionamento del cosiddetto bonus Maroni, che incentiva i lavoratori a proseguire l’attività lavorativa anche una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento. Inoltre, si lavora a un rafforzamento della previdenza complementare, con l’introduzione di un semestre di “silenzio-assenso”, per facilitare l’adesione dei lavoratori a fondi pensionistici integrativi.
Contratti della Pubblica Amministrazione
Il rinnovo dei contratti per i dipendenti della Pubblica Amministrazione rappresenta un altro punto focale della Legge di Bilancio. Come confermato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la manovra prevede lo stanziamento di risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2025-2027, garantendo così la continuità dei servizi pubblici e il riconoscimento del valore del lavoro pubblico.
Spending Review
Per finanziare le nuove misure previste dalla Legge di Bilancio, i ministeri saranno chiamati a ridurre le proprie spese del 5%, attraverso una revisione delle spese amministrative. Questo intervento, noto come “spending review”, dovrebbe portare nelle casse dello Stato almeno 3 miliardi di euro. Gli enti locali e i Comuni saranno esclusi da questi tagli, mentre i singoli dicasteri avranno flessibilità nel gestire le riduzioni di spesa.
Sanità: nessun taglio, ma nuovi fondi
La manovra 2025 non prevede tagli alla spesa sanitaria, ma anzi incrementa le risorse destinate al settore, con l’obiettivo di finanziare il rinnovo dei contratti per il personale medico e infermieristico e di avviare un piano triennale di assunzioni.
Gli stanziamenti per la sanità saranno in linea con la crescita del Pil nominale, garantendo le risorse necessarie per potenziare il servizio sanitario nazionale e migliorare l’accesso alle cure per i cittadini.
Il contributo delle banche
Un importante contributo alle risorse della Legge di Bilancio arriverà dagli istituti bancari e dalle assicurazioni, attraverso un contributo di solidarietà. Questo prelievo sarà applicato sui capitali non distribuiti come dividendi, ma reinvestiti a scopo patrimoniale.
Sono inoltre allo studio ulteriori misure, tra cui un intervento sulle imposte differite attive (DTA) e sulle stock option concesse ai manager, con l’obiettivo di garantire un gettito aggiuntivo senza gravare direttamente sui cittadini.
Accise: nessun intervento su benzina e diesel
Infine, la manovra include un decreto legislativo per la revisione delle disposizioni in materia di accise. Tuttavia, il testo non prevede interventi sulle accise relative a benzina e diesel, ma si concentra su gas naturale, energia elettrica, oli lubrificanti e prodotti da fumo, con misure di carattere prettamente amministrativo.
Ecco una tabella che riassume le principali novità della Manovra 2025:
Settore |
Novità |
Dettagli |
Cuneo Fiscale |
Taglio strutturale |
Il taglio del cuneo fiscale diventa permanente: contributivo fino a 20.000 euro, fiscale fino a 35.000 euro, con décalage fino a 40.000 euro. |
Irpef |
Tre aliquote |
Conferma dell’accorpamento delle aliquote Irpef a tre scaglioni, possibile riduzione dell’aliquota intermedia da 35% a 33% per redditi fino a 50.000 euro. |
Natalità |
Carta “Nuovi Nati” |
Contributo di 1.000 euro per ogni nuovo nato a famiglie con Isee fino a 40.000 euro. |
Assegno Unico |
Esclusione dal calcolo dell’Isee |
L’assegno unico familiare non verrà più conteggiato nell’Isee, aumentando il beneficio per le famiglie più deboli. |
Bonus Asili Nido |
Rafforzamento del bonus |
Aumento del bonus per sostenere i costi degli asili nido. |
Ristrutturazioni |
Proroga del bonus al 50% |
Conferma del bonus ristrutturazioni al 50% per un ulteriore anno, limitato alle prime case. |
Fringe Benefit |
Benefici per neoassunti |
Maggiorazione dei fringe benefit per i lavoratori che si trasferiscono a oltre 100 km per un nuovo impiego. |
Carta “Dedicata a Te” |
Rifinanziamento |
Fondo di 500 milioni per il 2025 destinato alle famiglie più bisognose. |
Lavoro Giovani e Donne |
Incentivi occupazionali |
Confermati gli incentivi per l’assunzione di giovani e donne, con particolare focus sul Mezzogiorno. |
Pensioni |
Indicizzazione e aumento delle minime |
Indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione e aumento delle pensioni minime. |
Bonus Maroni |
Incentivo a rimanere al lavoro |
Estensione del bonus per chi decide di rimanere al lavoro nonostante il raggiungimento dei requisiti pensionistici. |
Contratti Pubblici |
Stanziamento fondi per il rinnovo dei contratti |
Fondi stanziati per il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione per il triennio 2025-2027. |
Spending Review |
Riduzione delle spese dei ministeri |
Riduzione delle spese dei ministeri del 5%, con un risparmio previsto di 3 miliardi di euro. Gli enti locali e i Comuni non saranno soggetti ai tagli. |
Sanità |
Incremento delle risorse |
Nessun taglio alla sanità, con nuove risorse destinate al rinnovo dei contratti del personale sanitario e un piano triennale di assunzioni per medici e infermieri. |
Contributo delle Banche |
Contributo di solidarietà |
Contributo straordinario da parte degli istituti bancari e delle assicurazioni sui capitali non distribuiti come dividendi. |
FAQ
- Cosa prevede la Legge di Bilancio 2025 per la natalità?
La Legge di Bilancio 2025 introduce la “Carta per i nuovi nati”, un contributo di 1.000 euro per ogni nuovo nato con un Isee inferiore a 40.000 euro. Inoltre, rafforza il bonus asili nido e l’assegno unico, escludendolo dal calcolo dell’Isee.
- Quali sono le novità in materia di pensioni?
La manovra conferma la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione e prevede un aumento delle pensioni minime. È inoltre allo studio un perfezionamento del bonus Maroni per incentivare i lavoratori a rimanere in servizio.
- Cosa cambia per il cuneo fiscale e l’Irpef?
Il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale e verrà applicato in modo contributivo fino a 20.000 euro di reddito, e in modo fiscale fino a 35.000 euro, con un decalage fino a 40.000 euro. L’Irpef sarà accorpata a tre aliquote.
- Quali incentivi sono previsti per i giovani e le donne?
Gli incentivi all’occupazione di giovani e donne vengono confermati, soprattutto nel Mezzogiorno, con decontribuzioni per le imprese localizzate nelle ZES e agevolazioni per l’autoimpiego nei settori strategici.
- Cosa prevede la manovra per la sanità?
La manovra 2025 non prevede tagli alla spesa sanitaria, ma incrementa le risorse per il rinnovo dei contratti e per un piano triennale di assunzioni di medici e infermieri.