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Il Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2024 ha dato il via libera al decreto attuativo della delega fiscale in materia di riscossione, apportando significative modifiche alle disposizioni in merito alla rateazione dei debiti iscritti a ruolo o affidati agli agenti della riscossione. Queste modifiche, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, sono orientate a favore dei contribuenti, offrendo loro maggiori opzioni per la dilazione del pagamento delle somme dovute.

Entrata in vigore delle nuove disposizioni

Secondo il decreto, una volta pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, le nuove disposizioni entreranno in vigore. Tuttavia, le richieste di rateazione presentate entro il 31 dicembre 2024 continueranno ad essere regolate dalle disposizioni dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, nella sua versione attuale.

La dilazione

L’agente della riscossione potrà concedere una dilazione per debiti inferiori o pari a 120mila euro su semplice richiesta del contribuente, fino a 84 rate mensili per le richieste presentate nel 2025 e 2026, a 96 rate mensili per le richieste nel 2027 e 2028, a 108 per le richieste dal 2029. Se invece il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà – con l’Isee nel caso delle persone fisiche o delle ditte individuali o con i dati contabili (indice di liquidità; rapporto fra debiti e valore della produzione) la dilazione potrà essere di 120 rate per somme oltre 120mila euro, indipendentemente dalla data di presentazione, mentre per le somme fino a 120mila euro, da 85 a 120 rate mensili per le richieste nel 2025 e 2026, da 97 a 120 rate mensili per le richieste nel 2027 e 2028, da 109 a 120 rate mensili per le richieste dal 2029.

Proroga della dilazione e situazioni eccezionali

La dilazione può essere prorogata una sola volta, per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi, in caso di comprovato peggioramento della situazione di temporanea obiettiva difficoltà. Inoltre, in presenza di una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, la dilazione può essere aumentata fino a 120 rate mensili.

Nuove disposizioni a partire dal 2025

A partire dal 2025, su richiesta del contribuente che “documenta” la temporanea situazione di obiettiva difficoltà, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione concede la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con possibilità di ottenere la dilazione fino a un massimo di 120 rate mensili per i debiti superiori a 120.000 euro e da 85 a un massimo di 120 rate mensili per i debiti fino a 120.000 euro.

 Valutazione della situazione di obiettiva difficoltà

La valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà, documentata dal contribuente, tiene conto di diversi parametri, come l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, e l’indice di liquidità e il rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo per gli altri soggetti. Il decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze stabilirà le modalità di applicazione e documentazione di tali parametri, oltre all’individuazione di particolari eventi che determinano la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà.

Per ulteriori chiarimenti ed assistenza personalizzata lo Studio Pallino è a vostra disposizione.

Il panorama fiscale italiano ha subito una sostanziale trasformazione con l’entrata in vigore del Decreto attuativo della Legge 111/2023. Questo decreto ha introdotto una serie di disposizioni volte a migliorare l’efficienza dell’accertamento fiscale e a promuovere una cooperazione più stretta tra le autorità nazionali ed estere.

Focalizziamoci sulle principali innovazioni apportate da questa riforma.

Un punto centrale di questa riforma è rappresentato dal contraddittorio preventivo, che mira a coinvolgere attivamente il contribuente nel processo di accertamento. Secondo quanto definito dall’articolo 6-bis della legge 212/2000, ora è obbligatorio per tutti i contribuenti ricevere uno schema di provvedimento partecipato. Tale schema include non solo l’invito a presentare osservazioni, ma anche a proporre un’istanza per la definizione dell’accertamento con adesione entro 30 giorni dalla comunicazione dello schema.

Questa novità segna un importante passo avanti verso una maggiore trasparenza e coinvolgimento dei contribuenti nel processo di accertamento fiscale. È importante notare che coloro che hanno già optato per l’adesione all’accertamento con adesione non possono più farlo dopo la notifica dell’avviso di accertamento o rettifica, salvo alcune eccezioni specifiche.

Per quanto riguarda il concordato preventivo biennale, si tratta di un’opportunità offerta ai titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo residenti in Italia, oltre che, sperimentalmente per il solo anno 2024, ai soggetti in regime forfetario. Questa procedura consente di determinare il primo acconto delle imposte sui redditi senza tener conto del reddito concordato, mentre il secondo acconto terrà conto di quest’ultimo.

La riforma ha anche introdotto disposizioni riguardanti la procedura di recupero dei crediti indebitamente utilizzati in compensazione, distinguendo tra crediti non spettanti e crediti inesistenti.

Un aspetto cruciale della riforma è lo scambio di informazioni e la lotta all’evasione fiscale. Si è deciso di rafforzare la possibilità di scambio di informazioni con altri Paesi dell’Unione Europea e con Stati con i quali sono stati stipulati accordi specifici di cooperazione amministrativa. Questa misura mira a contrastare efficacemente l’evasione fiscale attraverso una maggiore trasparenza e collaborazione internazionale.

Inoltre, il Decreto stabilisce tempi e modalità per l’accettazione della proposta di concordato, con particolare attenzione per il primo anno di applicazione. Questo implica una maggiore certezza e chiarezza nel processo di concordato preventivo, garantendo una gestione più efficiente e trasparente dei debiti fiscali.

Lo Studio Pallino è disponibile per fornire assistenza personalizzata e chiarire qualsiasi dubbio sulle nuove disposizioni fiscali. Il nostro team di esperti è pronto ad aiutare i contribuenti a comprendere appieno le implicazioni della riforma e ad adottare le migliori strategie per gestire le proprie questioni fiscali.

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