Le imprese individuali, le società di persone e gli enti non commerciali possono adottare la contabilità semplificata nel corso del 2024, a condizione che i ricavi generati nel 2023 non superino i seguenti limiti: € 500.000 per coloro che operano nel settore delle prestazioni di servizi e € 800.000 per coloro che svolgono altre attività. Nel caso in cui tali limiti non vengano superati, la contabilità semplificata diventa il regime standard; tuttavia, è possibile optare per la contabilità ordinaria tramite una specifica opzione triennale. Tali limiti, basati sul fatturato del 2023, influenzano anche la possibilità di effettuare le liquidazioni IVA con cadenza trimestrale nel 2024.
Le imprese individuali, le società di persone e gli enti non commerciali devono scegliere tra due regimi contabili: la contabilità ordinaria e la contabilità semplificata. Le società di capitali (srl, spa, ecc.) sono obbligate a utilizzare la contabilità ordinaria, indipendentemente dall’importo dei ricavi dell’anno precedente.
Per il 2024, la contabilità semplificata, come definita dall’art. 18 del DPR n. 600/73, è ammessa solo se i ricavi dell’anno precedente non superano un limite specifico, differenziato in base al tipo di attività. La scelta tra contabilità ordinaria e semplificata dipende dal superamento o meno dei limiti di ricavi nel 2023, considerando il regime contabile adottato in quell’anno.
Esempi illustrativi includono la possibilità per un’impresa individuale che ha mantenuto la contabilità semplificata “per cassa” nel 2023, con ricavi di € 480.000, di continuare con la contabilità semplificata nel 2024. Al contrario, una società di persone che ha superato il limite di ricavi nel 2023 deve passare alla contabilità ordinaria nel 2024.
Nel caso di attività multiple, la scelta della contabilità semplificata dipende dai limiti di ricavi raggiunti in ciascuna attività. La contabilità semplificata è possibile solo per le attività miste se l’attività prevalente rispetta i limiti.
I contribuenti che soddisfano i limiti di ricavi nel 2023 possono optare per la contabilità ordinaria nel 2024, vincolando tale opzione per almeno 3 anni e comunicandola tramite il modulo IVA 2025. L’opzione per il metodo “da bilancio” per l’IRAP comporta la tenuta della contabilità ordinaria per almeno 3 anni e influisce sulla possibilità di passare alla contabilità semplificata.
Per le liquidazioni IVA trimestrali del 2024, le imprese e i lavoratori autonomi possono optare per tale regime se il volume d’affari dell’anno precedente non supera i limiti stabiliti. Tale scelta comporta un aumento degli interessi del 1%.
Operazioni straordinarie e trasformazioni soggettive influenzano la periodicità delle liquidazioni IVA dell’anno successivo, tenendo conto del volume d’affari totale dell’anno in cui avviene l’operazione.
Infine, sono forniti esempi dettagliati per la scelta della contabilità e delle liquidazioni IVA in base ai ricavi e al volume d’affari, considerando anche l’opzione IRAP e l’opzione per la contabilità ordinaria. Nel caso dei lavoratori autonomi, la possibilità di utilizzare la contabilità semplificata (incassi/pagamenti) è indipendente dall’ammontare dei compensi, e sono forniti esempi specifici. Si noti che tutte le opzioni e le scelte sono soggette a vincoli temporali specifici, come indicato dalla normativa vigente.
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