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Contributo a fondo perduto (DL Ristori)

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Il DL 137/2020, prevede un nuovo contributo a fondo perduto al fine di sostenere gli operatori IVA dei settori economici interessati dalle misure restrittive.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. 

A prescindere dall’ammontare dei ricavi/compensi 2019, beneficiari sono i soggetti:

  • con partita IVA attiva al 25.10.2020 e non cessata alla data di presentazione dell’istanza o di predisposizione del mandato di pagamento automatico;
  • individuati attraverso i codici ATECO indicati nell’Allegato 1 al DL 137/2020, come sostituito dal DL 149/2020 (tra cui bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, piscine, palestre, teatri, cinema, alberghi);

Il contributo spetta anche in assenza di tale requisito ai suddetti soggetti che hanno attivato la partita IVA dall’1.1.2019.

L’ammontare del contributo è determinato:

  • per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo previsto dal DL Rilancio, come quota percentuale (dal 50% al 400%) del contributo già erogato;
  • per i soggetti che non hanno presentato istanza per il riconoscimento del precedente contributo, come quota percentuale (dal 50% al 400%) del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza che viene trasmessa e dei criteri stabiliti dal DL 34/2020; qualora l’ammontare dei ricavi o compensi di tali soggetti sia superiore a 5 milioni di euro, il valore è calcolato applicando la percentuale del 10%.

Il contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 del DL 137/2020 è aumentato di un ulteriore 50% per determinate attività con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto (le c.d. Regioni “arancioni” o “rosse”). In particolare per:

  • gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti;
  • bar e altri esercizi simili senza cucina;
  • alberghi.

L’ammontare del contributo a fondo perduto non può essere comunque superiore a 150.000,00 euro.

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